Nella grande babele dei social network, una ristretta porzione di questi ultimi è costituita da quelle piattaforme che fanno incontrare domanda ed offerta in vari settori, sovente professionali. Si tratta, in ogni caso, di realtà nelle quali una parte dell’utenza ha esigenze che potrebbero esser soddisfatte dall’altra “metà della mela”: uno di questi casi sembra essere proprio “Ni&No“, il social platform tutto italiano che mette in comunicazione “i nonni” ed i “nipoti”. Vediamo di cosa si tratta.
Ni&No, attualmente ancora agli inizi (sta raccogliendo fondi su Eppela.it), intende lanciarsi come una sorta di servizio civico funzionale alle esigenze di diverse fasce d’età. L’utente che vi si iscrive, in base agli anni dichiarati, verrà considerato o nipote (dai 18 ai 29 anni, non lavoratore), o nonno (over 65, pensionati, senza più un’occupazione fissa), e potrà proporre o richiedere i servizi nei quali più si sentirà versato: i servizi in questione potranno assolvere ad un’ampia tipologia ed essere erogati a pagamento, o in forma gratuita/volontaristica.
Per esempio, un ragazzo potrebbe offrirsi di fare la spesa o tenere compagnia ad un signore anziano, purtroppo lasciato solo dalla famiglia troppo presa dai propri problemi, e venire ricompensato o con del danaro, o con l’erogazione di “esperienza” (es. il supporto a fare i compiti, ad imparare una nuova lingua, a fare lavori artigianali etc).
Ovviamente, alla piattaforma in questione potrebbero rivolgersi anche coloro che, a livello d’età (tra i 30 ed i 64 anni), si collocano tra le due categorie in questione: in tal senso, degli adulti potrebbero cercare un aiuto per i genitori anziani, o quest’ultimi potrebbero cercare qualche lavoretto “socialmente utile” per i propri pargoli ancora minorenni.
Naturalmente, i curatori del progetto “Ni&No” sono ben consapevoli dell’importanza del fattore sicurezza: in tal senso, chiunque si iscriverà alla piattaforma in questione, dovrà fornire anagrafiche reali confortate da una foto e da un documento d’identità. Inoltre, sia i nonni che i nipoti potranno rilasciare dei feedback dell’esperienza ricevuta, onde favorire una migliore e più soddisfacente ricerca dei servizi con i quali ottemperare alle proprie esigenze.