In Italia una famiglia su tre è senza connessione internet da casa

Il rapporto dell'ISTAT mostra come, nonostante un leggero passo in avanti, l'Italia sia ancora "ignorante" per quanto riguarda l'argomento internet. La diffusione della banda larga è tra le più scarse d'Europa

In Italia una famiglia su tre è senza connessione internet da casa

L’Italia continua ad essere “rigida” riguardo il “consumo” e la diffusione della rete Internet. L’Istat, nel rapporto “Cittadini, imprese e Ict”, relativo all’anno 2016, afferma che quasi una famiglia su tre non ha un collegamento internet da casa. Oltretutto – sempre secondo lo stesso rapporto –  la nostra nazione è posizionata nel fondo della classifica europea, per quanto concerne la diffusione della banda larga sul territorio.

Rispetto al 2015, non vi è ombra di dubbio che si sia fatto un leggero passo in avanti: in effetti, se nel 2015 le famiglie – che fruivano di un collegamento internet da casa – erano pari al 66,2%, nel 2016 si è avuto un incremento pari al 3%: questo vuol dire che, di conseguenza, le famiglie con una connessione a banda larga sono aumentate dal 64,4% (relativo al 2015) al 67,4% (relativo al 2016). Di conseguenza, é aumentato anche il numero di persone che, nell’arco dei dodici mesi, si è connesso almeno una volta ad internet.

Riguardo la diffusione della banda larga, l’Italia è posizionata al 19esimo posto della classifica europea, con un valore di copertura del territorio pari al 77%: la media europea, di copertura del territorio, è pari all’83%.

Qualora vi fossero dubbi, viene confermato che il web viene usato tantissimo dai ragazzi di età compresa dai 14 ai 24 anni (oltre il 91% lo usa almeno una volta al giorno), ma un grosso “passo avanti” è stato fatto anche dagli over 60: nel 2015, le persone di età compresa tra i 60 ed i 64 anni, che si sono collegati almeno una volta ad internet, erano pari al 45,9%, mentre – nel 2016 – è stata toccata quota 52,2%.

Nonostante tutto, il gap con il resto dell’Europa è ancora molto consistente, ma questo lo si può notare solo se si prendono in considerazione i dati relativi agli over 45: il gap si riduce notevolmente, (sino ad annullarsi quasi) con il ridursi dell’età: questo vuol dire che, con il passare degli anni, l’Italia si allineerà con il resto dell’Europa. Sicuramente non per merito dei meno giovani, che “stentano” ad adeguarsi.

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