Facebook: novità su traduzioni, anti-spam, ricerca contenuti, e Storie

Facebook è in vena di annunci: il social in blu ha comunicato l'arrivo di traduzioni 9 volte più veloci, e di una maggiore lotta allo spam. Inoltre, si aggiungeranno migliorie per cercare persone e contenuti (nei gruppi), ed una bolla per incentivare le Storie.

Facebook: novità su traduzioni, anti-spam, ricerca contenuti, e Storie

Facebook è costantemente al lavoro, per offrire una piattaforma – sia social che applicativa – sempre migliore per i suoi utenti. In tal senso, vanno annoverate le novità annunciate in relazione alle traduzioni veloci, alla lotta contro lo spam, ad una bolla per ricordare le Storie, anche su Messenger, e a diverse migliorie in seno all’app Facebook stessa.

La prima novità è stata annunciata da Mark Zuckerberg in persona che, in un post sulla NewsRoom istituzionale, ha ricordato quanto Facebook, che oggi conta quasi 2 miliardi di iscritti, voglia mettere in contatto le persone in tutto il mondo: ad oggi, a ciò si riesce con un sistema di traduzioni automatiche in più di 45 lingue. Tuttavia, l’obiettivo è il traduttore universale che consenta la fruizione di post e video in qualsivoglia idioma.

Proprio lavorando a questo scopo, i ricercatori di Menlo Park, Michael Auli e David Grangier, hanno realizzato un sistema di traduzioni automatiche che risulta 9 volte più veloce di quello dei concorrenti: a tale risultato, non ancora implementato nel social ma verificabile attraverso il codice open souce condiviso, si è giunti con un’intelligenza artificiale, capace di machine learning, basata sulle “reti neurali convolutive” che, non lavorando sulle singole parole in sequenza lineare, impiegano meno risorse e, quindi, procedono più spedite nelle traduzioni.

Oltre a ciò, Facebook ha anche annunciato un miglioramento dell’algoritmo che sceglie cosa mostrare nella TimeLine, in modo da combattere lo spam, e i contenuti di bassa qualità: per giungere a questo risultato, l’algoritmo facebookiano è stato “educato” a suon di pagine (centinaia di migliaia) che presentavano contenuti di poca sostanza, ma tante pubblicità irritanti e invasive, oltre a link fuorvianti. In questo modo, l’intelligenza artificiale di Facebook riconoscerà contenuti, e collegamenti simili, e li declasserà, mostrandone sempre di meno nella TimeLine alla quale si rivolgono gli utenti, per trarne informazioni. 

Da qualche tempo, Facebook ha introdotto le Storie anche in Messenger, chiamandole Days: per incentivarne l’uso, dacché la novità non ha avuto il successo atteso, lato server, si sta attivando – nell’app Messenger – una bolla fluttuante, che si aprirà appena entrati in una chat, e che permetterà sia di vedere le storie fotografiche condivise dai propri contatti, che di crearne di proprie (per 24 ore) scattando delle foto, ed allegandovi testi, disegni, ed effetti vari. 

Non solo Storie. Facebook ha reso noto anche l’arrivo di altre novità nell’ultima versione della sua companion app per Android: in alto a destra, comparirà una foto profilo rotonda, tippando la quale – in una logica finalizzata ad una maggior integrazione dei servizi di Menlo Park – si aprirà un’istanza di Messenger, o si entrerà nel proprio account Instagram. Non meno importanti, poi, sono le novità che permetteranno di cercare le persone secondo vari parametri (foto, video, acquisti, post, pagine, luoghi, etc), e di effettuare ricerchenei gruppi – digitando parole chiave, o inserendo il nome di un utente (facendo, così, a meno dell’app Facebook Groups). 

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