Facebook lancia l’allarme: "Governi ci usano per influenzare la gente"

L'ultima uscita del social network più famoso al mondo ha dell'incredibile. Per la prima volta Facebook ammette - attraverso un documento ufficiale - l'influenza che i governi hanno sul social network per condizionare l'opinione pubblica.

Facebook lancia l’allarme: "Governi ci usano per influenzare la gente"

Il social network più famoso del mondo vanta al giorno d’oggi più di 1,7 miliardi di utenti attivi ogni mese che condividono notizie di ogni tipo. Facebook, come mezzo di comunicazione di massa, influenza il pensiero di miliardi di persone e, alcune di esse, traggono vantaggio da questo uso spasmodico del social network e dall’ingenuità con la quale si condividono notizie di tutti i tipi.

Tante di queste notizie sono false: le fake news. E se invece del vile – che appositamente crea notizie “click-bait” solamente allo scopo di aumentare le visite al sito per generare rendite pubblicitarie online – ci fossero direttamente i governi mondiali?

Pochi giorni fa il responsabile sicurezza di Facebook, Alex Stamos, e due esperti del Threat Intelligence Team della compagnia, hanno pubblicato un documento intitolato Information Operations and Facebook nel quale si ammette che  durante le ultime elezioni presidenziali americane  ci sono stati alcuni casi di manipolazione.

Il documento di tredici pagine fa riferimento al fatto che durante le presidenziali Usa – terminate in favole di Donald Trump – vennero creati migliaia di account fasulli per diffondere informazioni rubate dalle e-mail.

In altre parole sono state confermate attività sospette che “non contraddicono” le risultanze del rapporto di CIA, NSA ed FBI che avrebbero creato ad arte notizie fasulle e account falsi per influenzare l’opinione pubblica: Facebook lancia l’allarme.

“Riconosciamo che – si legge nel documento – nell’odierno ambiente di informazione, i social media svolgono un ruolo importante nella semplificazione delle comunicazioni. Non solo nei momenti di eventi civili, come le elezioni, ma anche nell’espressione quotidiana. In alcune circostanze però – prosegue la confessione – riconosciamo che il rischio di malintenzionati attori che cercano di utilizzare Facebook per ingannare la gente o promuovere le notizie fasulle può essere più alto. Da parte nostra, stiamo prendendo un approccio molto variegato”.

Una confessione che fa sicuramente molto discutere, soprattutto sotto il periodo delle elezioni presidenziali in Francia nel quale la piattaforma, comunque, ha già intrapreso azioni di contrasto. Il team di Facebook ha già rimosso oltre 30 mila account falsi.Non solo problemi negli Usa e in Francia: anche la Germania ha minacciato di sanzionare il noto social network se non prende al più presto provvedimenti a condanna delle fake-news.

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