Facebook annuncia l’AI DeepText che capirà tutto quel che scriveremo

Facebook, il più grande social al mondo, ha appena comunicato con un post sul suo blog istituzionale di aver creato "DeepText" un'intelligenza artificiale in grado di capire tutto quel che scriveremo. Per soddisfarci al meglio, ovviamente.

Facebook annuncia l’AI DeepText che capirà tutto quel che scriveremo

Che Mark Zuckerberg sia interessato all’intelligenza artificiale non è una novità. Quello che v’è di nuovo è che la società del più famoso social al mondo sarebbe molto più avanti, nel suo proposito, di quanto non si potesse pensare: Facebook, infatti, ha appena annunciato di aver ideato una nuova intelligenza artificiale, Deep Text, in grado di capire i test quasi come una persona.

Deep Text è una struttura di reti neurali profonde (es. convoluzionali e ricorrenti) in grado di scendere di diversi livelli (parola, lettera) al di sotto del piano della semplice frase e, in questo modo, assicura una comprensione testuale precisa come quella umana e potentissima, datosi che è possibile analizzare migliaia di frasi in contemporanea (anche in 20 lingue diverse). 

Il risultato in questione, spiega Facebook in un suo post sul blog istituzionale, è stato ottenuto adottando un sistema di deep learning diverso dalle tecniche di NLP (Neuro-Linguistic Programming): ovvero, il ”word embeddings”. Con il NLP, ad ogni parola viene associata, tramite un pattern numerico, ad un significato: di ogni parola, quindi, dev’essere precisata la definizione e il senso perché una frase complicata sia compresa. Col word emebedding, si risparmia lavoro ingegneristico perché ogni parola ha il suo pattern numerico: nel caso questi pattern si somiglino, i sensi delle parole saranno vicini e la frase, pur cambiando un termine, sarà lo stesso chiara. Fuori di metafora, “i militi andranno alla guerra” sarà più o meno uguale, come senso, a “i soldati andranno in guerra”, o all’inglese “soldiers go to war”. 

I pregi dell’approccio sul quale si basa DeepText sono davvero molteplici visto che si potrà offrire una migliore esperienza d’uso agli utenti e soddisfare al meglio gli inserzionisti: per quel che riguarda questi ultimi, sarà possibile capire di cosa parla un post, etichettarlo meglio, e piazzare inserzioni più pertinenti. Per gli utenti, invece, sarà possibile capire il reale argomento di un post, le esigenze degli utenti e fornire loro – magari tramite bot intelligenti – gli opportuni contributi informativi dei quali hanno bisogno (es. vi serve un taxi? Ecco il bot che vi aiuta a prenotare una corsa).

Attualmente, DeepText è in sperimentazione su Messenger ma Facebook spiega che sarà possibile adottarlo anche sulla piattaforma web per nascondere contenuti violenti od offensivi (Facebook ha promesso di rimuoverli entro 24 ore) e organizzare al meglio quel sempre più grande database di informazioni che corrisponde al nome di Facebook.

Google è avvisata: Facebook lancia Deep Text, l’intelligenza artificiale che capisce tutto ciò che scriviamo, e si appresta a dire la sua, e bene, nella gestione delle informazioni. Oggi testuali, un domani miste (testi più video e foto).

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