Come vi sentireste ad essere i padroni di Google, la società che ha inventato alcuni dei servizi più usati in tutto il mondo? A chiederselo dev’essere stato anche il giovane programmatore Sanmay Ved, ex dipendente di Google stessa, che – per una manciata di minuti – ha posseduto il mitico dominio “Google.com”!
Tutto è cominciato un po’ per caso. Sanmay Ved stava bazzicando in Google Domains, il servizio di Mountain View che consente di comprare i domini web col proprio nome e di avere delle mail istituzionali dedicate (es. [email protected]). Ad un certo punto, Ved si è accorto che Google.com risultava disponibile e, dopo un attimo di stupore, ha deciso di provare ad acquistare il dominio in questione. Risultato? Per un paio di minuti è risultato essere l’effettivo proprietario del dominio in questione, prima che – ovviamente – la transazione, avvenuta per la modica cifra di 12 dollari, venisse annullata.
Google, in seguito, ha contattato personalmente Sanmay spiegandogli che il tutto era attribuibile a un bug che aveva reso il dominio erroneamente disponibile (in realtà è attribuito alla società madre di Brain e Paige, Alphabet, sino al 2020) e che, comunque, non avrebbe potuto modificare alcunché sul sito web collegato. Nonostante questo, con gran signorilità, Google ha deciso di pagare a Sanmay un corrispettivo di 6.006,13 dollari (cifra equivalente allo spelling numerico di Google).
Anche in passato Mountain View si è divertita con dei giochetti numerici per “nerd”: nel 2015 Alphabet aveva comprato azioni per 5.099.019.513,59 dollari, radice quadrata di 26, mentre nel 2011 la medesima società si era divertita pagando le azioni Nortel con una cifra ispirata al Pi greco, ovvero 3,14159 miliardi di dollari.
Ad ogni modo la vicenda di Sanmay Ved non si è certo conclusa qui ed ha avuto un epilogo ancor più felice. Quando Google è venuta a sapere che la somma incassata dal giovane programmatore sarebbe stata devoluta in beneficenza all’organizzazione umanitaria “The Art of Living India“, impegnata da sempre in progetti umanitari, la generosità ha avuto la meglio e la cifra pattuita è stata raddoppiata in più di 10 mila dollari. Tutti messi a bilancio del programma “Security Rewards” con i quali Google ricompensa gli hacker ed i programmatori che scoprono falle e bug nei suoi programmi.
Google, quindi, dimostra una certa signorilità ricompensando con circa 12 mila dollari l’uomo, Sanmay Ved, che – per un minuto – ha posseduto il dominio Google.com. Cifra che andrà tutta in beneficenza all’organizzazione umanitaria “The Art of Living India”. Tutto è bene quel che finisce bene!