Ad inizio Settembre, Apple ha presentato i suoi nuovi top di gamma telefonici, gli iPhone 7 in versione standard e plus, ottenendo subito dei buoni riscontri di mercato visto che le prenotazioni di questi device, e le conseguenti file davanti ai negozi di telefonia, si sono verificate anche per questa “infornata” di melafonini. Purtroppo, tanto clamore non è passato inosservato neanche agli occhi dei truffatori che hanno subito colto la palla al balzo per allestire una truffa ad hoc su Whatsapp. Ecco di cosa si tratta.
Come in molti altri casi, la segnalazione di tale truffa è giunta tempestivamente ad opera di “Una vita da social“, la pagina che la Polizia Postale gestisce su Facebook. Quivi si segnala che, ad alcuni utenti del celebre messenger in verde, sta giungendo – in questi giorni – un messaggio che li alletta con le prospettive di vincere uno dei nuovi iPhone 7 appena messi in commercio.
Nel testo truffaldino si allude ad un concorso promosso dalla stessa Apple per festeggiare il lancio del recente melafonino: partecipando all’iniziativa in questione, si avrebbe l’opportunità di vincere uno dei 350 device messi in palio da Cupertino. E per partecipare cosa bisogna fare? Indovinato! Basta cliccare su un link che punta ad una “landing page” scopo della quale è raccogliere i nostri dati sensibili.
Già questo elemento può esser considerato pericoloso di per sé. Ma cosa se ne faranno mai i criminali dei dati in siffatto modo carpiti? È presto detto: secondo gli ultimi controlli della Polizia Postale, sembra che – qualora il malcapitato whatsuppiano fornisca i dati richiesti – venga coattamente abbonato a dei servizi a pagamento che prosciugherebbero il conto telefonico: disiscriversi da questi ultimi, poi, non sarebbe affatto facile.
La Polizia Postale ricorda che, in questo caso, la cautela è d’obbligo e che, quindi, non va assolutamente cliccato il link proposto: anzi, il messaggio in questione va cancellato appena ricevuto e, semmai, è buona cosa mettere in guardia i propri contatti dal cadere nel tranello e/o dal reindirizzare – a loro volta – la catena truffaldina in oggetto. Ricordiamo, infine, che Apple non ha certo bisogno di concorsi del genere per promozionare i suoi prodotti: nonostante i prezzi di lancio regolarmente astronomici, gli iPhone vanno regolarmente in sold-out.