Calcola la pensione. Su Facebook parte l’ennesima truffa a suon di test

La Polizia Postale italiana, attraverso un post di allerta pubblicato sulla sua pagina social, ha allertato gli internauti nostrani su un pericoloso test sponsorizzato che, invece di consentire il calcolo della pensione, abbonerebbe a servizi a pagamento!

Calcola la pensione. Su Facebook parte l’ennesima truffa a suon di test

Oltre a WhatsApp, anche Facebook sembra essere – spesso – il teatro d’azione preferito degli hacker, e dei criminali 2.0. Proprio in queste ore, infatti, la solerte pagina social della Polizia Postale, nota come “Una vita da social”, ha allertato tutti gli internauti nostrani del pericolo che si può correre partecipando ad un test sponsorizzato per il calcolo della propria pensione.

Le forze dell’ordine – invero – hanno sempre consigliato agli utenti del social Facebook di prestare attenzione alle mode, alle catene (es. la sfida delle mamme), ed ai test ai quasi si è soliti partecipare, per spirito di emulazione: nella maggior parte dei casi, si rischia di perdere solo la propria riservatezza, ricevendo qualche mail di spam in più nella propria casella postale. Questa volta, però, l’allarme è più serio del solito.

Gli operatori della Polizia Postale, infatti, hanno reso noto che, in queste giorni, sulle pagine di Facebook, gira una nuova campagna criminale, che miete vittime attraverso un finto test sponsorizzato per il calcolo della propria pensione: il post in questione mostra una serie di domande volte, apparentemente, a parametrare l’ammontare della propria pensione, una volta usciti dalla vita attiva professionale. In fondo, poi, sarebbe previsto il classico pulsante “clicca e accetta”, propedeutico a visualizzare il risultato del calcolo in oggetto.

Quest’ultimo sarebbe accompagnato, a onor del vero, da un disclaimer nel quale si avvisa gli utenti che accederanno anche a servizi informativi, relativi ad oroscopi, ricette, consigli di fitness, e notizie varie: peccato che il tutto sia scritto in caratteri piccoli, collocato in una posizione poco visibile, e non faccia alcun riferimento al fatto che, accettando le condizioni con la pressione del click richiesto, si aderirebbe ad un servizio in abbonamento dal costo di ben 5 euro a settimana! Un vero svuota credito, insomma, dal quale sarebbe – poi – ben difficile recedere. 

In questi casi, la Polizia Postale ricorda agli utenti che, per procedere al calcolo della propria pensione, esistono siti che offrono cotal servizio in forma realmente gratuita: in ogni caso, per esser ben sicuri di non incappare in alcuna trappola, è bene rivolgersi al portale dell’INPS che, oltre ad un form per il calcolo in questione, offre anche diverse informazioni dettagliate in merito. 

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