Agenzia delle Entrate: torna l’email truffa dell’accertamento fiscale

L'Agenzia delle Entrate ha avvertito i cittadini italiani di una campagna truffaldina che la vedrebbe, suo malgrado, coinvolta attraverso l'invio di richieste di regolarizzazione della posizione fiscale. Il tutto, tramite mal confezionate email di phishing.

Agenzia delle Entrate: torna l’email truffa dell’accertamento fiscale

Una delle forme di phishing più diffuse prevede l’invio di mail attribuite ad enti importanti, per conto dei quali sarebbe stata inviata una comunicazione da prendere assolutamente in visione. Il nome dell’ente, di solito, varia spesso e viene adattato alla realtà locale delle vittime: in queste ore, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso un alert, tramite il suo ufficio stampa abruzzese, nel quale si forniscono maggiori dettagli in merito ad un tentativo di truffa che l’ha vista, suo malgrado, coinvolta.

In pratica, la sede locale del fisco italiano ha spiegato che, nelle scorse ore, diversi utenti hanno ricevuto una mail, con oggetto “Avviso in merito a indebitamento”: la missiva in questione, con i tipici riferimenti grafici dell’Ente, spiegava che era stato riscontrato un indebitamento, per quel che concerne il 1° trimestre del 2016. Per consultare ulteriori dettagli in merito, però, bisognava prendere visione dell’atto, numero “IT69119495”, contenuto nell’allegato, ovviamente malevolo ed infarcito di qualche virus (o ransomware) di sorta.

Va da sé che il testo della mail, estremamente sgrammaticato e disarticolato, avrà indotto più di un utente in sospetto: gli hacker, quindi, hanno giocato la carta della minaccia, per vincere le resistenze degli internauti, ed ottenere il download e l’apertura dell’allegato. Nel corpo della missiva digitale, infatti, veniva anche spiegato che, qualora non si fosse fornito un riscontro alla comunicazione ricevuta, si sarebbe proceduto al prelievo forzoso della cifra incriminata dal conto corrente personale: apriti Cielo. I click saranno piovuti a raffica, con relativa perdita di dati personali, furto di credenziali finanziarie, ed esborsi – questi sì reali – di danaro.

Per fortuna, nella mail erano presenti, come riferimenti, i numeri di telefono dell’ufficio toscano delle Entrate, e non pochi utenti hanno pensato di telefonare per chiedere, con saggezza, conferma della proceduta in corso: in questo modo, l’Ente ha potuto prendere coscienza della minaccia, ed allertare gli utenti. 

Nello specifico, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito di non aver alcuna parte nell’invio di questo genere di mail, e che – pertanto – il comportamento da adottare a riguardo prevede di ignorare il messaggio ricevuto, avendo ben cura di non cliccare su alcun link, e di non scaricare alcun allegato venga proposto. Purtroppo, a quanto è dato vedere, non è la prima volta che gli hacker usano i riferimenti della succitata agenzia per imbastire delle truffe online, ed era già successo qualcosa di simile sia nel Marzo che nel Giugno del 2016, con i dovuti cambiamenti negli elementi citati (il trimestre debitorio era il quarto). 

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