Devono portare le enormi pale eoliche in cima alla montagna. Il loro viaggio è pericolosissimo!

Realizzare degli impianti eolici in cima alle montagne richiede tantissima attenzione. Il viaggio per il loro trasporto è da brividi e non potrà che catturare la vostra attenzione.

Devono portare le enormi pale eoliche in cima alla montagna. Il loro viaggio è pericolosissimo!

Le pale eoliche spesso campeggiano sulle cime di molte montagne vicino alle nostre abitazioni, ed abbiamo quindi occasione di vederle frequentemente.

Si tratta di strutture molto complesse, in genere enormi e che hanno un ruolo importantissimo nella realizzazione di energia alternativa, sfruttando le risorse rinnovabili del nostro pianeta.

A volte, però, non pensiamo quanta fatica e quanto lavoro sia necessario per poter realizzare determinate strutture.

Ad esempio, trasportare le eliche di una pala eolica sulla cima di una montagna è molto più complesso e pericoloso di quanto si potrebbe pensare. Si tratta di qualcosa a cui nessuno pensa quando vede le turbine nella loro posizione, ma in realtà dietro quegli impianti ci sono imprese quasi epiche.

Un video ci mostra dei mezzi speciali alle prese con il trasporto delle eliche di una pala eolica. Vedere le strade ed i percorsi che questi mezzi devono affrontare per poter portare a destinazione le eliche sane e salve ci farà capire la pericolosità di questo lavoro e soprattutto la sua complessità.

Ancora una volta la dimostrazione di quanto gli uomini siano capaci di portare a termine imprese eroiche, grazie allo studio attento dei particolari ed all’utilizzo di macchinari e mezzi di trasporto che non possono che lasciare senza parole!

Altrettanto interessante sarà vedere una pressa idraulica alle prese con un foglio di carta. Anche in questo caso siamo di fronte ad uno strumento molto complesso e particolare che spesso ha dei risvolti che nessuno di noi si aspetterebbe.

Quello, infatti, che succede ad un semplice foglio di carta quando viene messo nella pressa idraulica ci lascerà davvero senza parole, segno che anche gli strumenti più particolari e scontati possono avere dei risvolti unici e soprattutto molto interessanti.

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