“Qua la zampa” è un film che è arrivato da pochi giorni nelle sale cinematografiche ma che sta già facendo molto parlare di sé. Il nuovo film di Lasse Hallstrom, per chi non lo sapesse, si fonda sul rapporto stretto e molto profondo che si viene a creare spesso fra gli esseri umani ed i cani.
Un film che sembrava essere destinato ad un grande successo ed al quale ha partecipato anche un volto molto noto del piccolo schermo italiano, Gerry Scotti, che ha prestato la sua voce ad uno dei personaggi principali.
In queste ore, però, è asprissima la polemica che si sta generando intorno a questo film. A scatenarle un piccolo video che è stato girato sul set in Canada pubblicato da Tmz, nel quale si vede uno dei cani protagonisti, in particolare un pastore tedesco, costretto ad entrare in una piscina dove era stato riprodotto un fiume d’acqua attraversato da correnti molto forti.
Le immagini mostrano il cucciolo particolarmente terrorizzato e di certo non convinto di entrare in quel corso d’acqua. Le immagini mostrano chiaramente questa parte della scena e stanno facendo discutere tantissimo.
Sui social già sono tantissime le accuse di maltrattamento tanto che l’associazione animalistica Pete avrebbe persino chiesto al pubblico di boicottare il film per protestare contro il modo in cui gli animali sono stati trattati durante le riprese di questo film.
In queste ore a commentare il video è stato lo stesso regista, che ha precisato su Twitter di non aver mai visto quella parte della scena e si è detto molto turbato. Lasse Hallstrom ha quindi assicurato che avvierà un’indagine molto accurata per stabilire come sono andate realmente le cose.
Altrettanto interessante sarà vedere la reazione di un leone che torna in libertà dopo tanti anni in una gabbia. Anche in questo caso un tema molto scottante, quello degli animali che vengono costretti a lavorare nel circo. In tanti, infatti, hanno più volte protestato contro le condizioni, a loro detta terribili, in cui gli animali vengono costretti a vivere ed il modo in cui vengono addestrati per poter poi dar vita agli spettacoli che tutti noi conosciamo.