Dopo il finale della sesta stagione di The Walking Dead, c’è una domanda che assilla tutti gli spettatori più incalliti della serie, ovvero: Chi è morto?
Infatti l’episodio finale ha visto l’entrata in scena del cattivissimo Negan che con la sua mazza Lucille, ricoperta di filo spinato, si è gettato senza alcuna pietà su uno dei “nostri” sopravvissuti.La puntata è andata in onda il 3 aprile negli Stati Uniti e la sera successiva in Italia, scatenando un’ondata di congetture,soprattutto su social e web, riguardo al finale aperto che lascia tutti con il fiato sospeso.
La trama e gli ultimi avvenimenti nelle puntate precedenti lanciano qua è la qualche indizio:potrebbe trattarsi di Abrham visto la sua recente riscoperta per l’amore verso Sasha, potrebbe essere quest’ultima che finalmente a trovato un motivo per andare avanti dopo le tremende perdite; potrebbe trattarsi anche di Daryl ferito e morente, di Maggie piegata dalla sofferenza per le complicazioni della gravidanza ( tra l’altro l’attrice che la interpreta sarà tra poco al cinema con l’horror “The Boy”) o di Glenn come appunto accade nel fumetto di Robert Kirkman da cui è tratta la serie. A pensarci meglio potrebbe essere chiunque a parte Rick, minacciato da Negan a restare fermo pena uno spuntino con l’occhio di Carl, e di conseguenza anche quest’ultimo non può essere la vittima.
Ma il vero spoiler sul finale di The Walking Dead 6 è un altro, e a riportarlo è The Hollywood Reporter, in un intervista a Greg Nicotero, produttore esecutivo della serie, che ha dichiarato:
“Non abbiamo ancora girato quella scena e non so se se il personaggio sia o meno al corrente di essere morto. Sapendo che ogni morte ha sempre causato reazioni drammatiche, la cosa interessante della settima stagione sarà vedere come una singola morte possa far cambiare la direzione di tutti.”
In conclusione chi muore resta ancora un mistero ciò che sappiamo e che i produttori vogliono dare un duro colpo agli spettatori e smuovere gli avvenimenti della serie, prepariamoci quindi ai colpi di scena.