Il superteste di Mafia Capitale concorrente da Gerry Scotti

Le molte vite di Roberto Grilli, da narcotrafficante a grande accusatore nella maxi inchiesta "Mafia Capitale" a concorrente della trasmissione "Caduta libera" di Gerry Scotti.

Il superteste di Mafia Capitale concorrente da Gerry Scotti

Mi chiamo Roberto, vengo da Roma e faccio l’ agente immobiliare“. Roberto Grilli si è presentato in tal modo al pubblico di Canale 5 nella trasmissione “Caduta libera”: non è un concorrente qualunque, ex-narcotrafficante e grande accusatore nella maxi inchiesta Mafia capitale era stato fermato nel 2012 al largo della Sardegna con oltre 500 chili di cocaina occultati nella sua imbarcazione. 

Stava per beccarsi 15 anni per narcotraffico, ha deciso di collaborare dando il via all’ inchiesta “Mondo di Mezzo”: “Da quando è uscita Mafia Capitale e tutti i quotidiani titolavano ‘la vendetta dello skipper’, ho perso il lavoro e oggi vivo in uno stato di semi-barbonaggio. Anche vestirmi oggi in maniera decorosa è stata una impresa, da sei mesi vivo all’ addiaccio”

Roberto Grilli, classe’63, è un fascio della Balduina, figlio di papà della borghesia nera romana, negli anni ’80 frequenta il liceo “Azzarita” ed è iscritto al Fronte della Gioventù. In età adulta si cimenta nel narcotraffico dai Caraibi all’Italia, tre-quattrocento chili a viaggio. Nel doppiofondo della sua barca a vela la “Kololo II” accantonava cocaina. Nel settembre del 2011 la Finanza lo abborda al largo di Alghero, trovandogli 500 chili di coca in stiva.

Il 14 giugno del 2016 Roberto Grilli fece spostare la sua audizione alla settimana successiva perché le condizioni psicologiche e fisiche non gli consentivano di sottoporsi all’interrogatorio del pm Luca Tescaroli. Dinnanzi a Gerry Scotti, scorso sabato, è apparso decisamente rilassato e radioso: l’accusatore un anno fa ha negato tutto ciò che aveva raccontato ai pm del pool Antimafia che hanno istruito il dibattimento sugli affari di Carminati e Brugia.

Raccontò nell’aula bunker che il suo avvocato gli aveva intimato di mentire contro il Cecato per rientrare nel programma protezione riservato ai collaboratori, non ottenendo l’accesso Grilli ha ritrattato. Roberto nel programma non ha risposto ad una domanda: come si chiamava il killer del film “Silenzio degli Innocenti”, la botola lo ha ingoiato. 

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