Flavio Insinna: è polemica contro Striscia la Notizia

La sfuriata fuori controllo di Flavio Insinna non è stata fatta in una riunione di redazione con una decina di autori ma davanti al pubblico della trasmissione. La Rai lo difende, ma tale atteggiamento lo si può definire eticamente corretto?

Flavio Insinna: è polemica contro Striscia la Notizia

Solidarietà totale, umana e professionale, a @insinnaflavio #Insinna è il tweet pubblicato poco fa dal direttore di Rai1 Andrea Fabiano all’indomani dei fuori onda di Flavio Insinna mandati mercoledì sera da “Striscia la Notizia”. Insinna è stato protagonista di un fuorionda shock che ha mostrato un’immagine decisamente diversa del conduttore, tutto Papa, pace, love e glucosio: dietro le quinte di “Affari Tuoi”, ha pesantemente insultato alcuni concorrenti.

A svelare la “gentilezza di Flavio Insinna” è stata “Striscia la Notizia” nella puntata andata in onda ieri 23 maggio 2017. Insinna nel video manifesta con aggressività la sua contrarietà al pacco X dicendo: “Fidatevi, senti uno stronzo una volta, la X non ci fa vincere le serate […]. Non mi rompete più i coglioni con ‘sta scatola’. Facciamo affari tuoi, la brucio sta scatola, i pacchi sono 20, la X è una merda di opzione e ora la levo”.

Nelle registrazioni audio l’attore romano ha letteralmente dato in escandescenze. contro una concorrente del programma che viene etichettata come “una nana di m…. che parla con le mani davanti alla bocca”. Galantuomo vien da dire.

Il turpiloquio è andato oltre: “Perché questa roba la fate tra di voi? Cosa avete nel QI più di me? Non te li famo vede, scegliamo noi… La merce poi la lavoro io! Mi dite “Ci vediamo alle 3 e si guardano i concorrenti” e io vi dico “Questa è una merda, questa è una merda e questa è una merda…”. L’Insinna iracondo si è scagliato contro produzione e concorrenti, accanendosi nuovamente contro la povera concorrente valdostana: “Ci sono due-tre fighi e sette dementi. Io sono un uomo perbene e buono, per farmi girare i coglioni ce ne vuole. Una nana ha giocato. La si porta di là, la si colpisce al basso ventre e si dice: ‘Adesso tu rientri e giochi. Perché è RaiUno, non Val d’Aosta News, li mortacci tua!”.

Le critiche sul caso Insinna sono state copiose, molti lo difendono, sostenendo che nel privato è possibile avere atteggiamenti che in pubblico non avremo mai: questa sfuriata non è stata fatta nel segreto di stanza chiuse, né in una riunione di redazione, ma davanti al pubblico della trasmissione.

L’aggressione di Insinna negli Stati Uniti avrebbe portato l’azienda a licenziare su due piedi per giusta causa il dipendente o a cercare un accordo stragiudiziale per il mantenimento del posto di lavoro attraverso un corso di ‘anger management’: una riabilitazione che consente al dipendente di gestisce l’ira verso i colleghi. Il conduttore prende 1,5 milioni di euro per una striminzita mezz’ora di tv al giorno per pochi mesi all’anno, l’immagine di un’azienda da 13mila dipendenti e 2 miliardi di fatturato non dipende anche dal suo operato?

Non vi è alcuna responsabilità nelle sue azioni? Non ha creato un ambiente di lavoro ostile e terrorizzante?

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