Si sono svolti ieri sera a Los Angeles i 66° Emmy Awards, la cerimonia di premiazione per il piccolo schermo Usa. La serata non è stata delle più entusiasmanti ed ha riservato molte poche sorprese nella lista dei vincitori.
Come miglior attrice per una serie televisiva comica, vince per la terza volta consecutiva Julie Louis-Dreyfus per “Veep”. E’ arrivata invece la quarta vittoria consecutiva nella stessa categoria, ma in versione maschile, per Jim Parsons, interprete di Sheldon Cooper in “The Big Bang Theory”. Anche “Modern Family” torna vincitore come miglior telefilm comico, e fa vincere a Ty Burrell il titolo di miglior attore comico non protagonista. Il corrispondente titolo femminile è andato a Allison Janney per “Mom”. L’attrice, vincitrice di 4 Emmy per “West Wing – Tutti gli uomini del Presidente”, non vinceva da 10 anni.
Per quanto riguarda invece la categoria drammatica, il titolo di miglior serie è stato vinto da “Breaking Bad” nel suo ultimo anno di messa in onda. Per la serie di culto hanno vinto anche la sceneggiatrice Moira Walley-Beckett, il protagonista Bryan Cranston, l’attore non protagonista Aaron Paul e l’attrice non protagonista Anna Gunn, sempre nella categoria drammatica. Il titolo di migliore attrice protagonista è andato invece a Julianna Marguilles, che vince per la seconda volta grazie al ruolo in “The Good Wife”.
Nonostante fosse stato pronosticato come uno dei probabili grandi vincitori della serata, “True Detective” è riuscito ad ottenere solo un premio per il regista Cary Fukunaga. Sia il protagonista Matthew McConaughey che il creatore e sceneggiatore del telefilm Nic Pizzolatto hanno perso nelle rispettive categorie contro “Breaking Bad”.
Per quanto riguarda invece le miniserie, è stato “Argo” a prevalere su “American Horror Story Coven”, “Bonnie & Clyde”, “Luther”, “Treme” e “The White Queen”.
Tra i film televisivi, ha trionfato invece “The Normal Heart” di Ryan Murphy. A mani vuote sono andati i membri del cast del film, la grande favorita Julia Roberts, battuta da Kathy Bates per “American Horror Story: Coven“, creata anch’essa da Murphy, Mark Ruffalo, battuto da Benedict Cumberbatch per “Sherlock: His Last Vow” e Jim Parsons, Joe Mantello, Alfred Molina e Matt Bomer, tutti battuti da Martin Freeman, sempre per “Sherlock: His Last Vow”. “Sherlock: His Last Vow” di Steven Moffat ha anche vinto come migliore sceneggiatura in una miniserie o film per la televisione.