WhatsApp: videochiamate più rapide su Android, e backup criptati su iOS

WhatsApp celebra un dato importante: ogni giorno, 55 milioni di persone usa le videochiamate in verde. Un dato destinato a crescere, grazie al nuovo aggiornamento dell'app, che introduce una scorciatoia proprio per le videochiamate.

WhatsApp: videochiamate più rapide su Android, e backup criptati su iOS

WhatsApp è sempre più l’applicazione leader della messaggistica. In particolar modo quando sono le mere cifre a confermarlo: secondo recenti statistiche, 55 milioni di utenti fa ricorso, ogni giorno, alle videochiamate in verde. E, per celebrare questo risultato, WhatsApp ha rilasciato un aggiornamento per Android nel quale rende più semplice l’accesso proprio alle videochiamate

WhatsApp ha introdotto le videochiamate, nella sua app mobile, diversi mesi fa e, da allora, sono state sempre di più le persone che vi si sono affidate: ad oggi, risultano essere 55 milioni coloro che ogni giorno videochiama i propri interlocutori. Una bella cifra che lo staff di Jan Koum, evidentemente, vuole incentivare vista la novità ricevuta in dote con la nuova versione di WhatsApp per Android.

In quest’ultima, infatti, vi è stato un piccolo restyling della scheda delle chat, ora più minimale e all’insegna del Material Design: in essa, alcuni elementi sono stati rimpiccioliti e l’icona della telefonata, accanto al nome dell’utente, appare affiancata dall’icona delle videochiamate. Premendo tale icona, il sistema chiede conferma della volontà di avviare una videochiamata, in modo da evitare – con contatti accidentali – il partire di una videochat involontaria. La scorciatoia collocata, attualmente, in bella vista nella schermata delle chat incentiverà ulteriormente il ricorso alle videochiamate whatsuppiane? È presto per dirlo.

In ogni caso, anche sotto il cielo di iOS splende il sole. Di recente, la prestigiosa rivista Forbes ha confermato che su WhatsApp per iOS sarebbe attiva, e ben dal 2016, la crittografia del backup delle conversazioni sincronizzate su iCloud.

Ad essersene accorta sarebbe stata la Oxygen Forensics, un’azienda russa specializzata nello sbloccare i device mobili, che avrebbe dovuto inventare una complessa procedura proprio per ottenere una chiave con la quale decriptare i backup di WhatsApp salvati su iCloud: nella fattispecie, non preoccupatevi, dacché la prassi in oggetto prevederebbe l’utilizzo di una SIM in cui il numero di telefono, registrato in WhatsApp, verrebbe utilizzato per inviare quel codice di verifica che, da parte sua, genererebbe la chiave di decodifica citata. Insomma, una faticaccia.

Continua a leggere su Fidelity News