Whatsapp interessata a mettere una password a protezione delle chat

Da un'attenta analisi del codice di Whatsapp, emergerebbero alcune stringhe relative alla possibilità di proteggere le chat con una password, globale o dedicata a ciascuna di esse.

Whatsapp interessata a mettere una password a protezione delle chat

Whatsapp sta investendo molto sulla sicurezza: gliene va dato atto. Ha introdotto la criptazione end-to-end delle chat in modo da rendere più sicuro, al pari di quanto già fa Telegram da tempo, tutto quello che ci si può scambiare tramite la sua piattaforma: foto/video, contatti e posizioni, documenti, messaggi di testo o allegati audio. Purtroppo, in locale, le chat restano accessibili ed è su questo livello che la grande W potrebbe intervenire: magari, inserendo una password per accedere alle conversazioni

A Luglio, un ricercatore scoprì che, pur cancellando le chat, queste ultime restavano accessibili nella memoria locale del device a causa di un bug nella procedura che il noto messenger adotta per backuppare le chat (al fine di un loro eventuale e successivo ripristino). Questo “inconveniente” faceva sì che, recuperando il backup, e riuscendo a decriptarlo, si potesse accedere alle passate, e magari eliminate, conversazioni. 

Forse è, quindi, in relazione a quell’episodio che si inserisce quanto scoperto da una recente analisi del codice di Whatsapp. Secondo alcuni programmatori che hanno passato al setaccio righe e righe di codice di WA, sembrerebbe che siano state inserite delle stringhe che fanno chiaro riferimento alla possibilità di proteggere le chat con una sequenza di 6 caratteri. Non è chiaro, tuttavia, se la sequenza in questione verrebbe fissata a protezione di tutte le conversazioni, o se sarebbe possibile stabilirne una per ciascuna di esse. 

A parte questo, dall’analisi del codice, emergerebbe anche un meccanismo di recupero della suddetta sequenza attraverso il canale delle email. Non è proprio come l’autenticazione a 2 fattori di cui si era parlato sempre a Luglio, forse anche in relazione alle protezione delle chat, ma è pur sempre un passo avanti sulla strada di una maggiore sicurezza nell’uso di Whatsapp.

Basterà questa novità, ancorché ancora non confermata ufficialmente, a far tornare sui propri passi quanti era passati ad altre sponde? 

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