Snapchat si lancia sui selfie 3D grazie all’acquisizione di Seene

La rivista TechCrunch ha rivelato che Snapchat potrebbe lanciarsi nella creazione di selfie 3D, da usare in ambiente virtuale o in realtà aumentata, grazie alla recente acquisizione di Seene, azienda specializzata nelle mappature 3D tramite app per smartphone.

Snapchat si lancia sui selfie 3D grazie all’acquisizione di Seene

Snapchat è l’applicazione che, di recente, ha superato Twitter – per numero di utenti attivi giornalieri – grazie alle sue peculiarità. In particolare, ci riferiamo alla possibilità di mandare messaggi “a tempo” (molto da 007), ed a quella che prevede lo scambio di selfie arricchiti da filtri molto divertenti. Ebbene, è proprio su questo settore che Snapchat potrebbe presto riservare le maggiori sorprese grazie all’acquisizione di Seene.

Nei giorni scorsi, la rivista online TechCrunch ha rivelato che Snapchat, la hold dei selfie divertenti fondata dal giovane miliardario Evan Spiegel nel 2011, avrebbe acquistato (senza neanche spender troppo) la start-up Seene, nota per aver sviluppato un’app di mappatura tridimensionale

L’applicazione di Seene, in particolare, sarebbe in grado di mappare gli ambienti (ma anche i visi) senza dover fare ricorso (al contrario del Project Tango di Google e della Kinect di Microsoft) di costose telecamere dedicate o di sensori di profondità agli infrarossi. L’app di Seene riuscirebbe a mappare gli oggetti semplicemente sfruttando la webcam inclusa nello smartphone e ricorrendo alla normale capacità di elaborazione offerta dal duo CPU+GPU (processore e scheda grafica) già in dotazione ai più diffusi smartphone moderni attualmente in circolazione.

Quali i possibili sbocchi di una tale acquisizione? Qui vi sono diverse scuole di pensiero. Secondo alcuni, Snapchat potrebbe usare la tecnologia Seene semplicemente per sviluppare un nuovo filtro fotografico, o per migliorare la tecnologia di riconoscimento dei volti (essenziale per applicare bene i filtri): tuttavia, un utilizzo così limitato potrebbe essere uno spreco. Secondo altri, invece, Snapchat utilizzerebbe il nuovo know how acquisito per aiutare gli inserzionisti a migliorare le loro offerte pubblicitarie: ciò, tuttavia, sarebbe lontano dal gradimento e da un utilizzo di massa di queste nuove feature. Più probabile, quindi, che si possano sviluppare applicazioni inerenti la possibilità di realizzare dei “selfie in 3D”, magari da fruire in realtà aumentata o virtuale.

A tal proposito, avrebbe senso anche l’acquisizione – anche questa rubricata a qualche mese fa – di Vergence Labs, un’azienda specializzata in realtà virtuale e realizzazione di occhiali 3D

Voi che uso fareste, su Snapchat, della tecnologia 3D?

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