La truffa dell’iPhone 6S Rose trovato in Francia corre su SMS e link

A quanto pare, non bisogna badare solo a quel che si riceve in mail, o sulle applicazioni di messaggistica: i criminali 2.0 tornano ad attenzionare gli utenti dei vecchi SMS, con l'ennesima truffa a base di link da cliccare.

La truffa dell’iPhone 6S Rose trovato in Francia corre su SMS e link

Ormai poche persone usano gli SMS: per lo più si tratta di anziani, o di persone con uno scarso interesse tecnologico, e poco avvezze all’uso delle moderne “app”. Comunque, una bella fetta dell’utenza generale mobile, ed è probabile che a questa, ma non solo, miri la nuova truffa informatica, segnalata dalla Polizia Postale, a proposito di un link che aiuterebbe a rientrare in possesso di un’iPhone 6S Rose trovato in Francia

Come accennato, è stata la Polizia Postale – con la sua pagina Facebook “Una vita da social” – a diramare l’allerta di questa nuova truffa informatica inerente un fantomatico iPhone 6S rinvenuto oltre confine. Secondo le forze dell’ordine, diversi utenti hanno ricevuto, nei giorni scorsi, un SMS nel quale si faceva accenno a tale opportunità, semplicemente cliccando su un dato link annesso: ovviamente, aderendo alla richiesta, non si localizzava un bel nulla, né tantomeno si poteva rivendicarlo.

Quel che succedeva, invece, è facile immaginarlo: device infettato, controllato da remoto per dragare informazioni personali, sottoscrizione coatta e “invisibile” a servizi con tariffazione maggiorata (suonerie, sfondi, oroscopo). 

Nonostante l’assurdità del testo, la natura inverosimile del contenuto, e – al netto di diversi avvisi similari diramati nei mesi scorsi – davvero tanti italiani risultano aver cliccato sul link annesso all’SMS malandrino, forse per curiosità, avidità, inesperienza, o semplicemente per buona fede, dacché il messaggino risultava attendibile, in quanto fittiziamente attribuito all’Apple Supporto Italia

Per questo motivo, la Polizia Postale ha ritenuto opportuno, in calce all’alert di cui sopra, rammentare agli internauti una serie di cautele, utili come linee guida in situazioni del genere: tra queste, l‘evitare di cliccare se richiestosugli eventuali link contenuti in messaggi “dubbi”, diffusi con i vecchi SMS, con le principali applicazioni di messaggistica moderna, come Messenger, Skype, Hangouts, WhatsApp, Telegram, o con le tradizionali email.

Un consiglio utile, al quale affianchiamo quello di cercare sempre – su internet – informazioni in merito, su fonti attendibili, sui siti dei marchi citati, o tramite il feedback di altri utenti

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