Come eseguire il backup del proprio PC (dati, e sistema operativo)

Quasi sempre, quando si mette in guardia contro questo o quel virus informatico, si consiglia di eseguire anche il backup dei dati. Bell'idea: ma come fare? Niente panico: ecco una pratica guida alle migliori soluzioni per eseguire il backup del PC.

Come eseguire il backup del proprio PC (dati, e sistema operativo)

Molte volte, parlando delle varie infezioni informatiche che circolano tramite internet e che, sovente, affliggono i nostri computer (anche prendendone in ostaggio i dati), abbiamo consigliato – come prassi cautelativa – di effettuare il backup del proprio terminale di calcolo. Ottima idea: ma come fare? Ecco, a tal proposito, una pratica guida per eseguire il salvataggio dei propri dati, sistema operativo compreso. 

Piccola premessa. Windows integra diversi strumenti per il backup dei dati e delle intere partizioni (immagini specchio). Basta cercare, nel Pannello di Controllo (da Windows 7 in poi), o nell’area “Chiedimi qualcosa” (in basso a sinistra, nella barra delle applicazioni di Windows 10), la voce “Backup e ripristino”. Quivi, troveremo i comandi per effettuare un’immagine disco, o istantanea, dell’intera partizione del proprio computer, e per avviare il backup finalizzato al ripristino dati. È persino possibile, sempre in questa location, realizzare un disco di ripristino bootabile, nel caso il computer non si riavvii più. 

Tuttavia, nel caso sia compromesso proprio il sistema operativo, può darsi che tali strumenti non fungano a dovere. Inoltre, una soluzione dedicata – quasi sempre – fa meglio il compito per il quale è stata concepita. Ragion per le quali, possiamo indirizzarci, per eseguire il backup del PC, su un software gratuito (ma con funzioni supplementari a pagamento) molto valido: Macrium Reflect

Il programma in questione può essere scaricato dal sito istituzionale della Macrium (.com), alla voce “Download”. Cliccando su quest’ultima, basterà scegliere “Home”, e procedere al prelevamento del downloader, che si occuperà – in un secondo momento – di farci scaricare il programma di cui necessitiamo, in versione a 32 o 64 bit, con o senza funzionalità aggiuntive (Windows PE). 

Avviata l’installazione del medesimo, in prima istanza, dovremo accettarne le condizioni di utilizzo (agree) e, infine, espletata questa formalità, potremo lanciare il programma, dall’icona di richiamo posta sul Desktop, e procedere all’attivazione della relativa licenza gratuita (servirà la connessione attiva). 

A questo punto, siamo pronti per procedere al backup. Per prima cosa, bisognerà scegliere se effettuare il backup dell’intero disco, o di qualche partizione del medesimo (es. C e D) e, come step seguente, potremo – finalmente – concentrarci sul dove salvare il backup. È sempre bene, in tal senso, scegliere una periferica esterna, che potrà essere rappresentata da un supporto ottico (CD/DVD, in cui masterizzare il file “.iso” tramite BurnAware Free, CDBurnerXP, o ImgBurn etc), o da un hard disk portatile connesso via USB. 

Osserviamo, in questa fase, che il backup supportato da Macrium può essere verificato e compresso, onde occupare meno spazio sul supporto di destinazione. Inoltre, oltre a ciò, è anche facoltà dell’utente scegliere se effettuare un backup completo, o uno differenziale: in questo secondo frangente, eseguito un backup completo solo la prima volta, per tutte quelle successive basterà salvare semplicemente gli elementi (nel frattempo) modificati, guadagnando – in tal modo – in velocità, e spazio risparmiato. 

Per la fase di ripristino, invece, si potrà scegliere se ripristinare l’intera immagine specchio, solo una partizione della medesima, o se – addirittura – esplorarla alla ricerca dei file o delle cartelle che ci interessa ripristinare. Scelta la destinazione finale in cui ricaricare il backup, il gioco è bell’e concluso. 

In alternativa, sempre molto valido si è dimostrato AOMEI Backupper. Tra le varie funzioni di questo programma, ricordiamo la facoltà di clonare il disco, la partizione di sistema, o quella dei dati (per il trasferimento su un disco a stato solido SSD), e la funzione che permette di aggiungere la partizione di backup creata, all’Esplora Risorse del nostro PC, come fosse una cartella interna di quest’ultimo: utile per prelevare al volo dei file precedentemente salvati. Anche in questo caso, alcune opzioni importanti sono a pagamento (es. backup differenziali e incrementali): per fortuna, la criptazione dei backup è tra le feature della versione basic/free!

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