Come disattivare le Storie di Facebook, con soluzioni alternative

Le nuove Storie di Facebook non sono piaciute a tutti, sia per una questione funzionale, che di interfaccia: ufficialmente, non è possibile disattivarle, ma esistono alcuni escamotage per farne a meno, senza privarci di Facebook in mobilità.

Come disattivare le Storie di Facebook, con soluzioni alternative

Anche Facebook, dopo Instagram, ha integrato le “Storie, una sequenza di foto e video che restano online per sole 24 ore, e che sono state introdotte inizialmente da un’altra app popolare tra i giovani, Snapchat. Tuttavia, non tutti sembrano aver gradito la novità in questione, sia per una questione d’interfaccia, sia per alcuni “problemi di gioventù” della feature in oggetto: ecco, quindi, come disabilitare le “Storie” da Facebook.

Secondo diverse testimonianze emerse nei gruppi Facebook dedicati al mondo Android, la nuova companion app del social in blu – dopo l’introduzione delle Storie – sarebbe più lenta e più caotica, mettendo in primo piano una funzionalità che non a tutti interessa, ed occultando – invece – elementi più basilari. Altri utenti, invece, lamentano la chiusura improvvisa dell’app, nel mentre si consultano le prime Storie pubblicate, il blocco della medesima mentre si registra una Storia, e, addirittura, la necessità di riavviare il dispositivo. Tutti problemi di gioventù, che verranno risolti con i prossimi aggiornamenti.

Ciò nonostante, l’insoddisfazione tra gli utenti di Facebook è palese e, quindi, vediamo come disabilitare questa funzionalità. Premettiamo che, ufficialmente, la companion app del social NON permette tale opzione e, quindi, occorrerà armarsi di un po’ d’ingegno.

La prima “scappatoia”, rispetto all’introduzione delle “Storie”, consiste nel disinstallare la versione corrente di Facebook, e nell’installare – dal portale ApkMirror – una versione precedente al 1 Febbraio: per esempio, andrebbe bene la 109.0.0.15.71, pubblicata il 31 Gennaio 2017. Dopo averla installata, bisognerà – però – portarsi sulla scheda di Facebook, nel Play Store, e disattivare la voce relativa agli aggiornamenti automatici, sì da evitare che tale feature venga coattivamente reintrodotta: ciò, però, non impedirà, in futuro, che il social di Menlo Park possa inibire tutte le vecchie versioni della sua app, costringendo a farsi piacere, con le buone, o con le cattive, le nuove funzionalità – nel frattempo – introdotte.

Più definitiva, invece, è la soluzione che passa per l’installazione di “Facebook Lite: si tratta dell’app ufficiale realizzata da Facebook per i paesi i via di sviluppo, sovente afflitti da connettività instabili, lente, e non sempre presenti. In effetti, cotal applicazione, più snella, e scevra di funzionalità accessorie (le Reactions, i Live e, appunto, le Storie), si carica prima, impegna meno RAM, e consuma meno traffico dati. Virtù che le hanno valso la messa a disposizione anche nel Play Store italiano.

In alternativa, per avere più funzionalità, ma sempre senza le vituperate Storie, si può optare per un wrapper, ovvero programma che “inscatola”, in forma di app, la versione mobile di Facebook.

In tal senso, molto valida si è rivelata “Metal”, con la sua grafica in Material Design, la protezione tramite scanner per le impronte, ed il modulo Metal Bar che, dall’area notifiche, permette di accedere a tutte le principali funzionalità del social, senza necessità di aprire l’intera app. 

Sempre dotata di opzioni per la privacy, ma più personalizzabile esteticamente, è “Swipe for Facebook”, che permette di scegliere vari temi (anche quello della versione per iOS), e dispone di molte funzionalità utili: le notifiche, e la messaggeria integrata per la versione free, mentre – con quella “pro” (3.09 euro) – si ha in dote anche un sistema di risparmio energetico, uno dedicato alle ore notturne, ed un filtro delle notifiche basato sulle parole chiave. 

Una menzione, infine, meritano anche “Tinfoil” e “Mini”. La prima app accennata – tra le altre cose – permette di tutelare la riservatezza accedendo – via Proxy (es. con Orbot) – alla versione “deep web” del noto social, ovvero Facebook.onion, mentre la seconda app del duetto, ovvero “Mini”, nel visualizzare i video, propone anche di poterli scaricare, facendo – in tal modo – a meno di un’app dedicata allo scopo. 

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