A breve arriveranno le “Stories” anche su WhatsApp

In uscita nei prossimi giorni, l’ultimo aggiornamento dell’app di messaggistica istantanea più usata: sarà possibile pubblicare un proprio status temporaneo, fatto con immagini, GIF, oppure un breve video

A breve arriveranno le “Stories” anche su WhatsApp

Pochi giorni fa è uscito l’aggiornamento di Facebook, che ha introdotto nel social blu la curiosa funzione Stories, con cui è possibile condividere con gli amici foto e video, visibili a tutti, ma solo per le successive 24 ore dalla pubblicazione: uno stato a tempo determinato che racconta i propri momenti e che, quindi, non lascia traccia sulla timeline.

L’idea, mutuata da Snapchat prima e da Instagram dopo, arriverà anche su WhatsApp, che proprio da domani comincerà ad inviare un nuovo aggiornamento per dispositivi iPhone e Android, che renderà possibile creare i propri “Stati”.

Questi potranno essere composti da sequenze di fotografie che ritraggono momenti della giornata, o dell’attività che stiamo svolgendo, oppure da un breve video più dinamico e diretto o, ancora, da una semplice GIF che, come sappiamo, è la via di mezzo tra i due.

Gli stati pubblicati si autocancelleranno dopo 24 ore dalla loro creazione, e vi si potrà accedere semplicemente toccando l’icona relativa sullo schermo in alto (che, anche qui, chiameremo timeline) per avanzare alla sequenza di foto, gif o video, successiva dello status.

Gli aggiornamenti di stato saranno visibili a tutti i nostri contatti di rubrica WhatsApp, ma resterà la possibilità di regolare le impostazioni di privacy, e limitarne la visione solo ad una cerchia più ristretta di amici, così da non dover condividere obbligatoriamente una festa di lavoro col collega che non è stato invitato, o fatti privati con un contatto che si conosce appena.

L’idea è stata una naturale evoluzione dell’idea originale di WhatsApp: infatti, uno dei suoi fondatori, Jan Koum, ci ricorda che l’app in questione nacque proprio come piattaforma per scambiarsi semplici aggiornamenti di stato, ma di cui gli utenti usavano, quasi esclusivamente, il comodo sistema di messaggistica istantanea come funzione principale, tanto che gli stati come “Sono al cinema”, o “Batteria scarica”, vennero presto messi da parte.

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