Un vaccino per chi soffre di emicrania cronica

I ricercatori dell'IRCCS San Raffaele di Roma hanno trovato un vaccino che, agendo direttamente su una sostanza responsabile dell'emicrania cronica, la CGRP, ne riduce notevolmente i sintomi ed il numero degli attacchi.

Un vaccino per chi soffre di emicrania cronica

L’emicrania cronica colpisce una parte consistente della popolazione mondiale (si stima circa il 15%, prevalentemente donne che hanno raggiunto la menopausa) e dunque, essendo una condizione piuttosto diffusa, molte squadre di ricerca sono finanziate dalle varie case farmaceutiche che, concorrenti tra di loro, sperano di trovare una cura definitiva.

Un team di ricercatori dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) San Raffaele di Roma ha di recente trovato una nuova terapia contro l’emicrania cronica, una patologia neurologica che può diventare in alcuni casi altamente invalidante per i soggetti interessati, dal momento che causa ore di lavoro o studio perse, un calo della produttività e, più in generale, un peggioramento della qualità della vita.

Si parla di emicrania cronica nel caso in cui un individuo registri almeno 15 giorni di mal di testa al mese da almeno 3 mesi consecutivi.

La terapia in questione si basa sull’impiego di un anticorpo monoclonale intelligente, costruito in laboratorio, che va, dopo essere stato iniettato sottocute una volta al mese per alcuni mesi consecutivi (preferibilmente 9 mesi), ad individuare nell’organismo e neutralizzare una sostanza fisiologica chiamata CGRP (Calcitonin gene related peptide), scoperta per caso nel 1982 all’Università della California di San Diego, il cui incremento causerebbe l’insorgenza o un peggioramento dell’emicrania. Infatti quando il CGRP viene liberato dalle terminazioni del trigemino che innervano i vasi meningei provoca una loro dilatazione, interviene nella trasmissione del dolore e innesca cosi il mal di testa.

Piero Barbanti, responsabile del Centro per la diagnosi e terapia delle cefalee e del dolore dell’Irccs San Raffaele Pisana di Roma, ha commentato: “I risultati sperimentali pubblicati finora sono molto promettenti e indicano una riduzione degli attacchi superiore al 62% dopo 3 mesi e un’alta percentuale di responder (74%)“.

Inoltre questo vaccino sembrerebbe evitare anche gli effetti collaterali come sonnolenza, astenia e aumento del peso causati generalmente dall’assunzione dei medicinali tradizionali. 

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