Troppi antidolorifici fanno male al cuore

Un recente studio italiano punta il dito contro l'abuso di antinfiammatori non steroidei: se utilizzati troppo frequentemente per alleviare il dolore e le infiammazioni, potrebbero condurre a insufficienza cardiaca.

Troppi antidolorifici fanno male al cuore

Un recente studio, condotto da un team di ricercatori dell’Università Bicocca di Milano e pubblicato sul British Medical Journal, mette in guardia sui potenziali pericoli che possono essere dovuti all’utilizzo eccessivo di antinfiammatori non steroidei (ibuprofene, naproxene, nimesulide), i quali vengono sovente usati per alleviare il dolore e le infiammazioni (come male di testa e male di denti).

Il nostro Paese, secondo le ultime stime, spende circa 518 milioni di euro all’anno in farmaci antinfiammatori non steroidei e, proprio questo dato, fa pensare ad un abuso di questi medicinali, soprattutto da parte delle persone anziane, tradizionalmente più esposte ai dolori.

I ricercatori hanno individuato un legame tra questi medicinali antinfiammatori, chiamati anche FANS, e scompensi cardiaci. Infatti, come è noto da diverso tempo, questi farmaci possono causare ritenzione idrica e innalzare i livelli pressori, due condizioni che possono provocare un incremento del rischio cardiovascolare.

Per arrivare a questa conclusione sono stati osservati ben 92.163 casi di ricoveri per scompenso cardiaco o insufficienza cardiaca avvenuti in ben quattro Paesi diversi (Italia, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito), notando in coloro che avevano fatto uso in tempi recenti, cioè da meno di due settimane, di un farmaco antinfiammatorio non steroideo un rischio di ricovero del 19% maggiore rispetto a coloro che invece li avevano utilizzati per l’ultima volta più sei mesi prima. I ricercatori sottolineano però che ovviamente il rischio rimane in ogni caso direttamente proporzionale al dosaggio.

Il professor Piergiuseppe Agostoni dell’Ospedale Monzino di Milano ha spiegato: “Non è la pastiglia presa una volta ogni tanto per i dolori del ciclo mestruale o per il mal di testa che deve spaventare. È l’uso cronico e prolungato che fa male. Devono stare attente quelle persone che vivono di antinfiammatori: chi prende una o due pastiglie al giorno ha un aumento di rischio sia della forma ischemica sia dello scompenso“.

Il professor Peter Wissberg, direttore alla British Heart Foundation, ha dichiarato “Il fatto che siano farmaci da banco alimenta il malinteso comune che i FANS siano innocui e sicuri per tutti”.

Lo studio in questione presenta però un limite, di cui è bene tener conto: non considera il rischio assoluto, cioè la possibilità che le persone esaminate sviluppino problemi cardiovascolari anche senza che questi utilizzino dei FANS.

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