Scoperte le proprietà antibatteriche del prezzemolo e del basilico

Un recentissimo studio condotto a livello internazionale ha dimostrato che il prezzemolo e il basilico, due erbe aromatiche tra le più conosciute, possiedono importanti proprietà antibatteriche.

Scoperte le proprietà antibatteriche del prezzemolo e del basilico

Il prezzemolo (Petroselinum crispum) e il basilico (Ocimum basilicum) sono due erbe aromatiche, tipiche delle zone mediterranee, utilizzate quasi quotidianamente in cucina. Il prezzemolo viene spesso utilizzato per la preparazione di salse, zuppe, frittate e pesce. Il basilico invece viene prevalentemente utilizzato per insaporire il sugo di pomodoro, per guarnire la pizza, per preparare il famosissimo pesto alla genovese e per dare un tocco di freschezza alle insalate.

Non tutti però sanno che queste due erbe aromatiche possiedono proprietà che le rendono “amiche” della nostra salute. Infatti un recente studio, pubblicato sulla rivista Microbial Pathogenesis e condotto dagli scienziati dell’Università di Pisa, l’University of Monastir e il Water Research and Technologies Center (Tunisia), ha dimostrato che prezzemolo e basilico sono dei veri e propri antibatterici naturali. Nello specifico, sono gli olii essenziali del prezzemolo e del basilico ha possedere proprietà antibatteriche.

Per giungere a questa importante conclusione i ricercatori hanno testato gli olii essenziali di basilico e prezzemolo su alcuni batteri patogeni del genere “vibrio”, precedentemente isolati da campioni di acqua di mare o di frutti di mare crudi o poco cotti.

I risultati sono stati presentati dal professore Guido Flamini del Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo pisano, il quale ha spiegato: “Entrambi gli oli essenziali si sono dimostrati capaci di inibire la crescita dei microorganismi coltivati in vitro, con il basilico che ha mostrato un’attività leggermente maggiore; ma non solo: nel caso di 18 ceppi di Vibrio su 41 abbiamo verificato la capacità degli oli di inibire o di provocare la disgregazione del biofilm.

Per i meno esperti, il biofilm batterico (o biopellicola) inizia con l’ancoraggio di microrganismi liberamente fluttuanti a una superficie e permette a questi di crescere e riprodursi (il biofilm cresce tramite divisioni cellulari e integrazione di batteri esterni); il biofilm permette inoltre ai batteri di resistere all’azione degli antibiotici perché forma una barriera protettiva.

Continua a leggere su Fidelity News