Scoperta epocale per la medicina: scoperte molecole che combattono tutti i virus

C'è grande entusiasmo per la scoperta rivoluzionaria che promette già di segnare un'epoca nel campo della medicina: è stato ideato un farmaco "panacea" in grado di agire contro tutte le infezioni virali.

Scoperta epocale per la medicina: scoperte molecole che combattono tutti i virus

Ha suscitato grande clamore la recentissima scoperta di un gruppo di molecole in grado di combattere tutte le infezioni virali, arrivata grazie ad un’indefessa ricerca condotta da un’equipe italiana. Padri della rivoluzionaria scoperta sono il professor Maurizio Botta, del dipartimento di Biotecnologie, chimica e farmacia dell’Università di Siena ed il professor Giovanni Maga, dell’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Pavia.

L’idea di un rimedio in grado di guarire da ogni male ha origini antichissime, basti pensare a Panacea, la dea greca della guarigione universale, alla quale venivano attribuite proprietà taumaturgiche pressoché illimitate. Ora il nome è entrato nell’uso comune per indicare un prodotto in grado di agire universalmente contro un ampio spettro di mali, anche non direttamente correlati tra loro.

E come si può facilmente intuire, di norma chi spaccia una supposta “panacea universale” non può ricevere altra etichetta che quella del truffatore. Eppure in questo caso è tutto vero, quantomeno per quel che concerne la virologia: i ricercatori sono infatti riusciti ad identificare delle molecole in grado di inibire la proteina DDX3, ovverosia la proteina utilizzata dai virus per nutrirsi.

Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista americana PNAS – Proceedings of the National Academy of Sciences, ed ha comprensibilmente generato un’enorme ondata di clamore tra gli specialisti del settore, ma non solo. Perché questa scoperta può essere davvero in grado di segnare un’epoca nella storia della medicina.

I medicinali attualmente in commercio per le terapie antivirali bersagliano infatti il virus in maniera diretta, ma non garantiscono la totale eliminazione dell’infezione. Inibendo la proteina RNA elicasi DDX3 invece, si impedisce al virus la possibilità di nutrirsi e replicarsi, negandogli la possibilità di estendere l’infezione.

Non solo: questo metodo è in grado di agire su tutti i virus, persino su quelli mutati ed attualmente resistenti alle terapie antivirali normalmente in commercio. Inoltre, agendo su una proteina umana e non direttamente sul virus in sé, queste nuove molecole sono in grado di colpire anche vere e proprie piaghe come l’HIV, l‘Epatite C ed il virus Zika.

Lo stesso professor Maurizio Zazzi, del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Siena, ha provato che le molecole inibitori della RNA elicasi DDX3 sono in grado di agire con successo contro qualsiasi ceppo di HIV resistente alle odierne terapie.

Il potenziale di questi composti è enorme – ha chiosato con comprensibile soddisfazione Maurizio Botta, il quale ha poi sottolineato che – ci aspettiamo risultati significativi, cioè la messa a punto di una nuova terapia antivirale completamente efficace nel giro di pochi anni“. Una terapia che, come spiegato dagli autori della ricerca, sarà in grado di bloccare persino la replicazione del temutissimo virus dell’HIV. La data di questa scoperta dunque, potrà forse venire ricordata come l’anno 0 della lotta all’AIDS.

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