Chi ha detto che i bambini sono più intelligenti e veloci nell’apprendimento se usano i dispositivi elettronici sin da piccoli?
Una recentissima ricerca, condotta presso l’Università di Toronto (Canada) e presentata in occasione del “Pediatric Academic Societies Meeting“, ha dimostrato esattamente il contrario: i bambini tra i 6 e i 24 mesi di età potrebbero avere dei ritardi nel linguaggio se utilizzano troppo i dispositivi elettronici, quali smartphone e tablet.
I ricercatori, per giungere a questa conclusione, hanno preso in esame ben 900 bambini di appena 18 mesi e hanno osservato il tempo da loro passato davanti a tablet/smartphone, controllando chi tra loro avesse eventualmente problemi nella comunicazione verbale (si è osservato principalmente la pronuncia delle parole e la vastità del “vocabolario” dei bambini).
Si è osservato che circa il 20% dei bambini si intratteneva quotidianamente una media di 28 minuti con tablet e smartphone. Inoltre i bambini che usavano questi dispositivi per 58 minuti avevano una possibilità del 49% superiore di sviluppare un ritardo del linguaggio (DL).
Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva, ha dichiarato: “Per il bambino il linguaggio è una competenza che viene appresa nella relazione con persone reali. Non si tratta solo di ‘registrare’ le parole che vengono pronunciate in un film o in un cartoon. E’ necessaria una relazione. Nell’interazione le parole acquistano progressivamente un significato per il piccolo. Anche perché gli adulti sono attivi nella comunicazione con il bimbo. Pronunciano parole e indicano oggetti specifici”.
I ricercatori però sottolineano che, prima di avere delle certezze, è necessario approfondire questo argomento con ulteriori ricerche e test, che verranno effettuati a breve.