Il riso aiuta a sconfiggere l’insonnia

Consumare riso aiuta a sconfiggere l'insonnia, per via dell'aumento dell'ormone che regola il sonno. La sperimentazione va avanti e nei prossimi mesi potrebbero arrivare ulteriori dettagli

Il riso aiuta a sconfiggere l’insonnia

L’insonnia è un problema comune a tantissime persone in tutto il mondo. Secondo una recente ricerca pare che mangiare riso possa aiutare a combattere questo disturbo.

A stabilirlo è uno studio condotto dalla Kanazawa Medical University pubblicato da Plos One. Secondo questa ricerca, infatti, il riso ha un indice glicemico molto più alto rispetto ad altri cibi con un’alta concentrazione di carboidrati e, inoltre, aumenta i livelli di una proteina del nostro corpo capace di regolare i livelli di serotonina, l’ormone capace di regolare i meccanismi di induzione del sonno.

Lo studio

Gli scienziati che hanno lavorato a questo studio hanno analizzato la dieta di 1848 persone con un’età compresa tra i 20 ed i 60 anni, a cui hanno fatto segnare quando consumavano riso, pane o noodles ed hanno poi valutato l’influenza di questi cibi sul loro riposo notturno. Così facendo hanno scoperto che chi consumava riso riusciva a riposare meglio rispetto a chi, invece, consumava altre forme di carboidrati.

L’ipotesi avanzata dai ricercatori è che il riso faccia aumentare i livelli di triptofano nel sangue per via del suo alto indice glicemico. Il triptofano favorisce a sua volta la produzione dell’ormone della serotonina, che agevola il sonno.

Si tratta di una scoperta molto importante, che potrebbe aiutare le tante persone che soffrono di insonnia. Grazie al consumo di riso, quindi, si potrebbe risolvere o comunque ridurre questo disturbo in maniera del tutto naturale, senza ricorrere a farmaci di alcun tipo, ma semplicemente modificando la propria dieta, nella quale va aumentato il consumo di riso, un alimento peraltro molto consumato in tutto il mondo.

Al momento la sperimentazione continua e gli scienziati stanno ancora lavorando alla ricerca. Nei prossimi  mesi, quindi, potrebbero arrivare maggiori dettagli in merito a questa scoperta, che potrebbe rivelarsi decisamente importante per milioni di persone in tutto il mondo.

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