Provata l’inutilità degli antinfiammatori contro il mal di schiena

Uno studio, condotto da un gruppo di ricercatori di Sydney, ha rivelato che l'uso di antidolorifici ed antinfiammatori, utilizzati per “curare” il mal di schiena, offrirebbe benefici quasi totalmente trascurabili rispetto agli effetti collaterali provocati.

Provata l’inutilità degli antinfiammatori contro il mal di schiena

Un ricerca, condotta dal George Institute for Global Health of Sydney su un campione di oltre 6.000 persone che usavano antidolorifici ed antinfiammatori per “curare” il mal di schiena, ha rivelato che questi farmaci offrono benefici quasi totalmente trascurabili, in rapporto invece ai possibili effetti collaterali che potrebbero provocare. 

Da questo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Annals of the Rheumatic Diseases”, risulta che i comuni farmaci antinfiammatori sono quasi completamene inutili contro il mal di schiena e che su sei pazienti trattati con tali farmaci solo uno ha ricevuto benefici clinicamente importanti nel breve termine.

Non va altresì trascurato il fatto che i benefici risultano superati di molto da gravi effetti collaterali, come ulcere gastriche e sanguinamento, aggravando il rischio di questa tipologia di conseguenze di due volte e mezzo rispetto ai farmaci placebo.

Il paracetamolo, ad esempio, risulta avere scarso effetto analgesico sulla colonna vertebrale, mentre va quasi a quadruplicare l’incidenza di funzioni epatiche anormali.

Anche un terzo gruppo di farmaci, i cosiddetti “oppioidi”, è risultato poco più efficace di antidolorifici ed antinfiammatori, facendo in realtà scattare effetti collaterali ancora più gravi, fornendo numerosi effetti avversi ai pazienti che ne facevano uso.

Queste tipologie di farmaci non sono dunque una risposta efficace al dolore alla schiena, mentre l’attività regolare, con precisi esercizi fisici, aiuta a tenere lontano il mal di schiena. Quando il dolore colpisce, di solito scompare nel giro di dieci, massimo quindici, giorni ma, in caso di persistenza, gli studiosi raccomandano di curarlo con la fisioterapia.

Secondo i medici, infine, l’altro fattore chiave riferito al benessere della nostra schiena è quello della postura: da essa infatti non dipende solo la salute della parte dorsale del nostro corpo ma del fisico nella sua interezza. A influenzarla infatti sarebbero sia fattori meccanici che fisiologici, oltre al nostro vissuto emotivo e sensoriale, creando un insieme complesso e articolato che si traduce appunto in quella postura che è solo nostra e che ci contraddistingue.

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