Mix di farmaci sperimentale fa sparire il tumore in 11 giorni

Un nuovo protocollo sperimentale contro il tumore al seno ha dato risultato straordinari: composto da un mix di farmaci come lapatinib e trastuzumab, ha sconvolto i ricercatori per la sua efficacia.

Mix di farmaci sperimentale fa sparire il tumore in 11 giorni

La lotta contro il tumore al seno ha ottenuto un altro risultato incredibile, grazie ad un protocollo sperimentale presentato ad Amsterdam che ha dimostrato un’efficacia nella lotta alla neoplasia mai fatta registrare prima. Nella fattispecie, in alcuni casi questo trattamento ha fatto letteralmente sparire il tumore in soli 11 giorni.

I ricercatori padri del progetto hanno definito letteralmente “sbalorditivi” i risultati ottenuti, dando nuove speranze alle donne affette da questa grave patologia. Il protocollo in questione prevede la somministrazione di un mix di farmaci che, utilizzati secondo criteri ben specifici, sono in grado di ridurre il cancro alla mammella.

Ma non solo: in alcuni casi il trattamento è stato capace addirittura di eliminare del tutto il tumore al seno, scatenando grande eccitazione nella comunità medica. Questo metodo si propone già di diventare l’archetipo della lotta alle neoplasie di nuova generazione, rendendo di fatto obsoleti la chemioterapia e gli interventi chirurgici.

Il mix di farmaci è stato sapientemente elaborato da un team di scienziati britannici capitanati dal ricercatore Nigel Bundred, della University of Manchester, e non è stato sperimentato su un cancro qualsiasi bensì su donne affette dal famigerato Her-2 positivo. Si tratta del tumore al seno del tipo più aggressivo, quello che lascia meno possibilità di salvezza.

Se il valore di un condottiero si misura dalla caratura dei suoi avversari insomma, questo trattamento ha avuto il nemico più ostico e tenace che potesse chiedere. Ed in alcuni casi, l’ha sconfitto praticamente in un lampo. Ma di cosa è composta questa sorta di panacea?

La miscela si compone di diversi farmaci, nella fattispecie dal trastuzumab (il più efficace tra quelli elaborati per attaccare specificamente il recettore Her-2) e dal lapatinib. Il trattamento sperimentale, che ha coinvolto 66 donne ed è durato 11 giorni, ha dato risultati strabilianti: in meno di 2 settimane il tumore era regredito nel 17% dei casi, ed addirittura scomparso nell’11%.

Praticamente una su dieci, grazie a questo metodo, è riuscita a battere il tumore al seno più aggressivo tra tutti quelli conosciuti. Senza alcun bisogno di sedute di chemio o di entrare in sala operatoria. “E’ una svolta potenzialmente importantissima, che permetterebbe di non ricorrere più a chirurgia e chemioterapia” ha sottolineato Nigel Bundred.

“Non ci aspettavamo di vedere una reazione così efficace in un periodo così breve” gli ha fatto eco Judith Bliss, ricercatrice nonché co-autrice della ricerca. Ora bisognerà valtuare l’efficacia del trattamento nel lungo periodo, ovviamente. Ma stando alle parole di Arnie Purushotham, esponente di spicco di Cancer Research UK: “Potrebbe essere il primo passo per un nuovo modo di trattare i tumori al seno Her-2 positivi“.

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