Mal di testa? Il caffè è meglio di un antidolorifico

Sono ampiamente noti a tutti i molteplici effetti benefici che il caffè esercita sul nostro organismo: proprietà antiossidanti, diuretiche, digestive, termogeniche, antitumorali e antidepressive.

Mal di testa? Il caffè è meglio di un antidolorifico

Il caffè è una delle risorse alimentari più inestimabili presenti in natura. Sin dall’antichità è stato largamento utilizzato sia come stimolante in momenti di stanchezza e sonnolenza, sia come sollievo in caso di disturbi digestivi. Ma le potenzialità del caffè non si limitano esclusivamente a questi due ambiti: il notevole quantitativo di antiossidanti presente nel caffè è in grado di apportare al nostro organismo innumerevoli benefici.

L’abbondanza di acidi clorogenici presenti nella caffeina costituiscono una risorsa naturale di antiossidanti che possono diminuire considerevolmente il pericolo di sviluppare un cancro alla prostata. La presenza di alcaloidi naturali quali la teobromina e l’asparagina favoriscono la diuresi, contrastano la ritenzione idrica dei tessuti e risultano utilissimi in condizioni di terapie dimagranti.

Anche in circostanze di pesantezza di stomaco il caffè risulta ottimo per stimolare la produzione di saliva e succhi gastrici, migliorando la digestione e il fastidioso senso di nausea che ne deriva. Degni di nota anche gli effetti eccitanti e termogenici che la caffeina esercita sul nostro fisico: la sua capacità di bruciare energie qualifica il caffè come un eccellente attivatore metabolico, indicato per bruciare i grassi.

Infine, ultimo ma non per importanza, si ricorda lo straordinario potere vasocostrittore e il relativo effetto analgesico che la caffeina può esercitare sul nostro sistema cardiovascolare e cerebrale. Il caffè svolge un’azione che può essere a tutti gli effetti definita farmacologica, tant’è vero che la caffeina risulta essere largamente impiegata nella realizzazione di svariati medicinali analgesici e antidolorifici.

Dosaggi superiori a 200 mg al giorno (cioè 2 tazzine e mezzo di caffè espresso) svolgono un’azione analgesica sui mal di testa di tipo tensivo e sulla cefalea “ipnica”, ovverosia una forma di mal di testa che ha la caratteristica di manifestarsi prevalentemene nel sonno notturno e che provoca il risveglio. Pertanto, chi accusa un mal di testa di tipo tensivo e/o una cefalea ipnica, può tranquillamente consumare 2 tazzine di caffè al giorno per giovare degli effetti benefici della caffeina, anzichè ricorrere ai soliti farmaci antidolorifici che a lungo andare possono danneggiare il nostro organismo.

Continua a leggere su Fidelity News