La solitudine accentua i sintomi del raffreddore

Una recente ricerca ha dimostrato che la solitudine e l'isolamento amplificano l'intensità e la durata dei sintomi del raffreddore. La solitudine non avrebbe invece alcun effetto sulle probabilità di ammalarsi.

La solitudine accentua i sintomi del raffreddore

Uno studio condotto recentemente dall’Università di Houston e di Rice e pubblicato sulla rivista Health Psychology ha dimostrato che il senso di solitudine e di isolamento amplifica i sintomi del raffreddore. Dunque più le persone si sentono sole e più i sintomi del raffreddore sono gravi.

I ricercatori hanno preso in esame ben 213 persone alle quali sono state fatte delle domande relative alla propria rete relazionale e al proprio umore. A questi volontari, di età compresa tra i 18 e i 55 anni, sono state somministrate delle gocce nasali che hanno indotto lo sviluppo del virus del raffreddore.

Ben 159 di loro si sono ammalati e sono stati messi in “quarantena” in un albergo per 5 giorni, durante i quali sono stati costantemente monitorati; durante questi giorni i partecipanti ammalati hanno anche compilato una scheda giornaliera in cui descrivevano il proprio stato d’animo, la tipologia e l’intensità dei sintomi (mal di gola, starnuti, naso che cola, mal di testa, brividi).

I ricercatori hanno osservato che coloro che si sentivano maggiormente soli, sebbene avessero le stesse probabilità di ammalarsi degli altri (vale a dire, il virus ha colpito tutti senza distinzione) avevano oggettivamente sintomi peggiori e più duraturi. Chi affrontava invece il periodo della malattia in compagnia (in famiglia, con amici, al lavoro, in compagnia di un animale domestico) percepiva con minore intensità i sintomi e guariva prima.

Le Roy, coordinatore dello studio, ha dichiarato: “L’avere una rete sociale di grandi dimensione non fa alcuna differenza. Ad essere importante è la percezione che i soggetti ne hanno”.

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