Anche l’alimentazione può svolgere un ruolo importante nella lotta ai tumori secondo quanto scoperto dal dottor Valter Longo della University of Southern California (USC) e dell’IFOM di Milano.
Un suo studio, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, dimostrerebbe che la Dieta Mima Digiuno (fasting-mimicking diet, FMD), combinata con la chemioterapia, protegge le cellule sane dal tumore e contemporaneamente aiuta il sistema immunitario a riconoscere e uccidere le cellule maligne.
La Dieta Mima Digiuno è una dieta a basso contenuto di proteine, a base di zuppe, pesce, barrette al cioccolato, broccoli, carote e pochissima pasta; la dieta deve essere condotta per cinque giorni ogni 3-6 mesi sotto controllo medico a seconda della circonferenza addominale e dello stato di salute del paziente (non è consigliata ad anziani, bambini e diabetici).
Per arrivare a questa importante conclusione sono stati effettuati dei test su topi con tumore mammario. Dai test é emerso che tre cicli (ognuno di quattro giorni) di Dieta Mima Digiuno, in combinazione con un trattamento con chemioterapici doxorubicina e ciclofosfamide, hanno prodotto un aumento delle aspettative di vita dell’11%, un rallentamento della crescita del tumore (che soffre la mancanza di glucosio), un aumento del 33% dei livelli di globuli bianchi e un raddoppio del numero di cellule progenitrici nel midollo osseo (quelle che danno origine alle cellule T, cellule B e cellule natural killer).
Valter Longo ha commentato: “Considerando che l’immunoterapia (ovvero la terapia anti-tumore basata su tattiche per far reagire il sistema immunitario del paziente) è l’intervento anti-cancro al momento più promettente ma anche più costoso, questa nuova scoperta ha il potenziale di accompagnare l’immunoterapia con un intervento low cost basato proprio su una dieta ad hoc, che stimoli il sistema immunitario del paziente”.
Per coloro che volessero approfondire questa tematica, si consiglia l’acquisto del libro di Valter Longo “La dieta della longevità“, che verrà pubblicato a settembre da Vallardi e i cui proventi saranno devoluti alla ricerca sul cancro.