La carne rossa fa male oppure no? Ecco la risposta definitiva

La carne rossa fa davvero male? Finalmente è intervenuta l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro per mettere fine alle ipotesi e fornire una risposta precisa.

La carne rossa fa male oppure no? Ecco la risposta definitiva

Negli ultimi anni è molto dibattuta una questione piuttosto spinosa: la carne rossa fa davvero male? Ormai è da parecchio che si sente parlare di questo fatto ma ancora non ci sono risposte concrete al riguardo. È quindi intervenuta l’Associazione  Italiana per la Ricerca sul Cancro per fare un po’ di chiarezza. Molte persone, specie negli ultimi anni, hanno compiuto la scelta di diventare vegetariani (togliendo quindi dalla propria alimentazione il cibo animale) oppure vegani (togliendo anche gli alimenti di origine animale come, ad esempio, uova, latte e miele). Questa scelta è stata compiuta sia per motivi etici ma anche di salute.

Il boom di questo cambio di alimentazione è avvenuto in concomitanza ad alcune ricerche  che fanno notare l’insorgenza di tumori in quei soggetti che consumano eccessivamente carni rosse. È quindi intervenuta l’Associazione  Italiana per la Ricerca sul Cancro per spiegare in maniera chiara quali sono i dati riguardanti la carne rossa ed i tumori.
L’AIRC ha fatto chiarezza dichiarando che un consumo eccessivo di carni rosse e carni rosse lavorate (soprattutto quelle in scatola e gli insaccati) aumenterebbero il rischio di contrarre un tumore.

Il rischio però è in diretta correlazione con la quantità consumata e la frequenza con cui si consuma. Un consumo modesto di carne rossa è accettabile per fornire al nostro organismo nutrienti molto preziosi come il ferro e la vitamina B12. È invece sconsigliato il consumo di carni rosse lavorate se non in rare occasioni.

Gli aminoacidi presenti nelle proteine animali sarebbero nocivi nel caso di un consumo eccessivo per il modo con cui interagiscono con il nostro organismo. Influenzano quindi il metodo di cottura e la conservazione delle carni. Le alte temperature diminuiscono le contaminazioni da microorganismi e cambiano la struttura chimica delle proteine  permettendo un’alta digeribilità. In questo processo però si formano anche altre sostanze come, ad esempio, le ammine eterocicliche che sono potenzialmente tossiche e cancerogene. Inoltre, il consumo eccessivo di carni rosse comporta l’aumento di colesterolo e insulina nel sangue oltre ad un’infiammazione del tratto intestinale.

Gli epidemiologi sono comunque concordi sul fatto che, coloro che seguono una dieta ricca di proteine animali, soprattutto carni rosse, corrono  un rischio maggiore di contrarre un tumore. Il World Cancer Research Fund consiglia quindi di consumare massimo 300 grammi di carne rossa a settimana.

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