Italia, spreco alimentare arriva a 30 milioni di tonnellate di cibo l’anno

Lo spreco alimentare ha raggiunto nuove vette in Italia: solo nel nostro Paese vengono buttate via ogni anno 30 milioni di tonnellate di cibo ancora buono. Ed in Francia sprecare diventa reato.

Italia, spreco alimentare arriva a 30 milioni di tonnellate di cibo l’anno

Lo spreco alimentare ha toccato nuovi record negativi in Italia: stando ai dati forniti da un’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale Waste Watcher, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Imballaggio, ogni anno vengono buttate via nel nostro Paese oltre 30 milioni di tonnellate di cibo ancora buono.

I dati forniti dalla ricerca in questione hanno costretto a riaprire il dibattito riguardante lo spreco alimentare, ma la questione non interessa solamente i nostri confini, ma si estende a tutta l’Europa. Eppure è proprio l’Italia il Paese più sprecone, e di gran lunga.

Ogni anno i Paesi membri della Comunità Europea scartano infatti 90 milioni di tonnellate di cibo commestibile, gettandolo nella spazzatura. Ma di quei 90 milioni di derrate alimentari colpevolmente scartate, 30 milioni provengono proprio dall’Italia.

Sintetizzando il concetto, noi da soli gettiamo nei rifiuti un terzo del cibo ancora buono che viene cestinato in tutta l’Europa. Il rapporto è stato presentato alla vigilia della III Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco, ed ha condannato fermamente le abitudini deleterie del nostro Paese.

Tuttavia le indagini sullo spreco alimentare non portano soltanto dati negativi. Un segnale positivo è arrivato ad esempio dalla domanda proposta agli italiani in relazione ad un ipotetico aumento dei costi degli imballaggi, pur di riuscire ad avere confezioni più resistenti e sicure; e quindi, a sprecare meno cibo.

Il 56% dei cittadini d’Italia si è detto favorevole a questa soluzione, preferendo pagare il cibo di più ma evitare gli sprechi. Ad ogni modo c’è chi ha già preso drastiche misure contro questo fenomeno, e sono i nostri cugini d’oltralpe.

In Francia infatti questi dati hanno suscitato un clamore enorme, costringendo il Governo a rispondere con durezza ed immediatezza. Così dallo scorso 3 febbraio 2016, sprecare cibo sul territorio nazionale è diventato reato. E tutti i supermercati ed ipermercati che non riusciranno ad accordarsi con le associazioni di beneficienza per ridistribuire gli eccessi alimentari e l’invenduto, verranno pesantemente sanzionati.

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