Il cervello delle persone in sovrappeso è 10 anni più vecchio

Secondo una ricerca inglese condotta di recente il cervello delle persone che hanno qualche chilo in più risulta essere in media 10 anni più vecchio rispetto a quello dei coetanei più snelli

Il cervello delle persone in sovrappeso è 10 anni più vecchio

Si sa che i chili di troppo non fanno bene alla salute, ma ciò che non si sapeva è che il cervello delle persone in sovrappeso o obese risulta essere generalmente più vecchio di 10 anni rispetto a quello dei coetanei normopeso. A rivelare questa relazione tra invecchiamento cerebrale e BMI (Body Mass Index) è stato un recente studio condotto dalle prestigiose università di Cambridge e Yale (Regno Unito) e pubblicato sulla rivista Neurobiology of aging.

Per arrivare a questa conclusione i ricercatori, coordinati da Lisa Ronan, hanno analizzato, attraverso la risonanza magnetica, la conformazione cerebrale di ben 473 individui (246 persone normopeso e 227 obesi o in sovrappeso) di età compresa tra i 20 e gli 87 anni. A parità di età, i ricercatori hanno evidenziato nelle persone più grasse una riduzione del volume dei fasci di fibre nervose che collegano le varie aree celebrali.

La perdita progressiva del volume cerebrale caratterizza, tra l’altro, malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer. La differenza tra persone normopeso e persone in sovrappeso/obese è massima intorno ai 40 anni di età. Bisogna però precisare che i ricercatori non hanno raccolto prove del fatto che tale riduzione di sostanza bianca comporti cali nelle abilità cognitive per le persone in sovrappeso (in generale non sono state evidenziate infatti variazioni del QI).

Gli esperti hanno poi dichiarato: “Sarà importante scoprire se questi cambiamenti possano essere reversibili con la perdita di peso”. Questo vorrebbe dire capire se la perdita di peso, ottenuta tramite un’alimentazione sana e una vita attiva, può aiutare il cervello a ringiovanire

Il dottor Fletcher, che ha partecipato allo studio, ha dichiarato: “Viviamo in un’epoca caratterizzata dall’invecchiamento della popolazione, con livelli di obesità in aumento, per cui è fondamentale stabilire come questi due fattori potrebbero interagire, dal momento che le conseguenze per la salute sono potenzialmente gravi”.

Infine dovranno essere condotte ulteriori ricerche perché questo studio tiene conto del BMI ma non, nello specifico, della massa muscolare, diversa dal grasso corporeo.

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