Gli anziani si curano con troppi farmaci

In Italia c'è un eccessivo consumo di farmaci e tale cattiva abitudine è legata soprattutto ai più anziani. In realtà, questa pratica ha anche un nome medico e si chiama polifarmacoterapia

Gli anziani si curano con troppi farmaci

In Italia, e non solo, c’è un eccessivo consumo di farmaci e tale abuso è spesso legato proprio ai pazienti più anziani. In realtà, questa pratica ha anche un nome medico ed è definita polifarmacoterapia.

Dalle statistiche in un’età compresa dai 75 agli 85 anni, una persona soggetta a vari disturbi, molto spesso legati anche all’età, si presenta da vari specialisti, quali per primo il proprio medico di base, poi dal cardiologo, dall’ortopedico, dal gastroenterologo e via dicendo. Ogni medico-specialista prescrive al suddetto anziano un farmaco nella sua “specializzazione” facendo in modo che tale persona arrivi alla fine ad assumere dagli 8 ai 10 medicinali al giorno, molti dei quali con principi attivi simili che si vanno quindi a sovrapporre tra di loro.

Il problema non è solo italiano, ma negli altri paesi dell’Unione Europea esistono dei programmi e delle informative, delle linee guida che aiutano tali pazienti ad orientarsi nella miriade di farmaci che devono assumere, linee guida che nel nostro Paese non ci sono e spesso il paziente è lasciato da solo.

Il problema, alla fine, diventa abbastanza serio per due fattori. Il primo è chiaramente legato alla salute, poiché questo mix di farmaci molto spesso ha effetti collaterali e reazioni probabilmente peggiori dell’eventuale “malattia” stessa del paziente. Il secondo problema è di natura economica, visto che molti di tali farmaci sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale, e quindi influiscono e aggravano le spese dello Stato.

Chiaramente, questa statistica non vuole mettere in dubbio le prescrizioni dei medici, né consigliare agli anziani di non prendere medicine o di non curarsi, ma vuole creare, nei medici soprattutto, la consapevolezza che spesso molte medicine sono superflue. Insieme ai farmaci più noti poi, non va dimenticato che esiste in Italia un uso smodato e quasi sconsiderato dei farmaci da banco, che vanno ovviamente ad integrare i farmaci già prescritti anche dal medico.

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