Fecondazione eterologa: nascono i primi 2 bambini in Italia

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale risalente all'aprile scorso, ecco a Roma i primi 2 bambini nati da fecondazione eterologa assistita in Italia

Fecondazione eterologa: nascono i primi 2 bambini in Italia

Vedono la luce i primi due bambini nati con fecondazione assistita eterologa in Italia. L’importante evento è avvenuto a Roma, nella clinica Alma Res Fertility, dove sono nati i 2 gemelli, un maschio e una femmina. E’ il primo caso in Italia da quando, il 9 aprile la sentenza della Corte Costituzionale aveva reso illegittima la norma dell’ormai famosa legge 40, che vietava la fecondazione assistita eterologa in Italia.

La madre, una donna di 47 anni, aveva la fertilità compromessa, oltre che dall’età, anche da una produzione di ovociti irrimediabilmente compromessa da una patologia che colpisce le ovaie, l’endometriosi, che è causa di quasi la metà dei casi di infertilità femminile. Il direttore della clinica, il dottor Pasquale Bilotta, spiega che “è stato utilizzato il trasferimento in utero di due embrioni allo stadio di blastocisti, cioè mantenuti in incubatore nel laboratorio sino al quinto giorno di accrescimento. Tecnica, questa, che incrementa in modo significativo le percentuali di successo della procedura”.

Per la fecondazione, è stato utilizzato il liquido seminale del marito della donna, mentre la scelta della donatrice, seguendo in questo le linee guida delle società scientifiche internazionali, ha tenuto conto della compatibilità del gruppo sanguigno della ricevente con quello del donatore, e delle sue caratteristiche fenotipiche (colore di occhi e capelli, carnagione, corporatura, etc.); la donatrice, come previsto dal regolamento vigente, ha ricevuto un rimborso spese.

Dopo lo strascico di polemiche per la sentenza, storica, della Corte Costituzionale, un’importante vittoria per chi, come l’associazione Luca Coscioni, si batte da anni perché cada quello che reputano un tabù. Il segretario dell’associazione, Filomena Gallo, oltre a festeggiare per la nascita dei due gemelli, a chi ancora polemizza ricorda le parole della sentenza della Corte, la quale afferma che “Deve anzitutto essere ribadito che la scelta di tale coppia diventare genitori e di formare una famiglia che abbia anche dei figli costituisce espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi, libertà che, come questa Corte ha affermato, sia pure ad altri fini ed in un ambito diverso, è riconducibile agli articoli 2, 3 e 31 della Costituzione”.

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