Epatite C: l’AIFA promette cure per 240mila pazienti in tre anni

Obiettivo AIFA: entro tre anni tutti i malati di Epatite C avranno accesso alle cure grazie ad un fondo di 1 miliardo e mezzo di euro. Eliminato il criterio di rimborsabilità.

Epatite C: l’AIFA promette cure per 240mila pazienti in tre anni

Ben 240.000 malati di Epatite C avranno accesso ai trattamenti nei prossimi tre anni. Questo è l’obiettivo che si vuol raggiungere per eliminare del tutto la malattia.

Ciò sarà possibile grazie a un fondo, dedicato al “Piano di eradicazione dell’epatite C”, di 1 miliardo e mezzo di euro (500 milioni l’anno).

A comunicarlo è stato Mario Melazzini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), durante un incontro in cui presentava i nuovi criteri per poter accedere ai farmaci di seconda generazione anti epatite C, definiti dall’Aifa in collaborazione con le Società scientifiche.

Più le aziende produttrici dei farmaci saranno disponibili a contrattare prezzi più bassi per il Servizio sanitario nazionale, maggiore sarà l’accesso dei pazienti. E’ già noto che i nuovi farmaci che prossimamente arriveranno sul mercato oltre al prezzo inferiore rispetto ai farmaci precedenti, alcuni di questi non avranno bisogno di essere utilizzati in associazione ad altri farmaci per produrre gli effetti desiderati, si avrà quindi un’ulteriore riduzione del costo della cura.

I trattamenti di cura per i malati di epatite C sono già stati avviati per 70.698 pazienti, in base a sette criteri di rimborsabilità, con un accesso modulato a partire dal principio dell’urgenza clinica. I nuovi 11 criteri di trattamento che l’Aifa ha elaborato vorrebbero raggiungere tutti i pazienti, con terapia adeguata per ciascuno, eliminando i criteri di rimborsabilità.

Tutti i pazienti malati di epatite C potranno mettersi in lista, gli specialisti dei centri prescrittori li prenderanno a carico e, in base ad una scala di priorità e del quadro clinico, entro tre anni potranno accedere ai trattamenti. In un Registro l’Aifa terrà monitorata la situazione.

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