Energy Drink: ecco i risultati di uno studio sui loro effetti

Le bibite Energy Drink hanno riscosso un buon successo nel corso degli anni, soprattutto per le loro doti "energizzanti" e per questo sono spesso usate da atleti o studenti che cercano di migliorare le loro prestazioni

Energy Drink: ecco i risultati di uno studio sui loro effetti

Le bibite Energy Drink hanno avuto nel corso degli anni un notevole successo, soprattutto un virtĂą del loro potere energizzante e quindi vengono utilizzate sempre di piĂą dagli atleti.

Uno studio, condotto dal Laboratorio de Fisiología del Ejercicio dell’Università Camilo José Cela, rivela a tal proposito interessanti risultati. Queste bibite sono utilizzate da quasi il 50% di persone che svolgono attività sportiva e così sono stati condotti studi su due gruppi di atleti: 53 maschi e 37 femmine, che svolgono attività sportiva di alto livello e in svariati campi come calcio, pallacanestro, rugby, pallavolo, tennis, nuoto, hockey e alpinismo.

Questi due gruppi, sono stati seguiti tramite Gps e strumenti di alta precisione per monitorare i loro sforzi fisici, la muscolatura e le loro prestazioni generali. Questo gruppo è stato scelto tra i non consumatori di caffè ed è stato data loro prima una bibita placebo, successivamente 3 energy drink. Un reale miglioramento delle prestazioni effettivamente c’è stato, nell’ordine del 3-7% in più rispetto a chi non ha assunto bibite contenenti caffeina.

Il miglioramento è stato notato in tutte le discipline prese in esame : i nuotatori hanno aumentato le loro prestazioni, i giocatori di basket saltavano più in alto, i pallavolisti avevano più forza, i tennisti hanno raggiunto punti migliori, gli alpinisti hanno aumentato la loro resistenza fisica e muscolare.

Questo studio ha rivelato comunque come un abuso  di tale sostanze abbia anche effetti negativi sul fisico, come ad esempio insonnia, eccessivo nervosismo, eccitazione. Non è quindi tutto oro quel che luccica come si suol dire, visto che anche se tali bevande aumentano le risorse fisiche, hanno comunque effetti secondari negativi che ne sconsigliano quindi l’abuso o l’assunzione oltre certi limiti.

Molto spesso questo concetto però non è stato ben chiarito agli utilizzatori abituali, tanto che anche l’Organizzazione mondiale della sanità ha detto la sua ed è scesa direttamente in campo, consigliando di limitare i dosaggi di caffeina, pubblicando uno studio che spiega come essa possa far male, e arrivando a regolamentare la pubblicità e la vendita a bambini e adolescenti di questi prodotti, visto che proprio su di loro gli effetti di queste bevande sono più evidenti e di conseguenza nocivi.

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