Dieta sull’intolleranza alimentare? I nutrizionisti avvertono: "Sono bufale"

Le diete basate sulle intolleranze alimentari stanno spopolando sul web in questi giorni, ma come molti fenomeni mediatici, anch'esse sono da prendere con le pinze: secondo i nutrizionisti infatti, una dieta basata su quei presupposti non è credibile.

Dieta sull’intolleranza alimentare? I nutrizionisti avvertono: "Sono bufale"

Mettersi a dieta è spesso e volentieri concepito come una sorta di costrizione autoimposta, alla quale doversi attenere in virtù del conseguimento di futuri risultati che possano valere il sacrificio. Purtroppo però molti di coloro che cambiano radicalmente il proprio regime alimentare faticano a mantenere l’impegno preso e, se privi dei dovuti stimoli, finiscono presto o tardi con il recuperare le vecchie abitudini.

Per questa ragione nel tempo sono state elaborate diete di volta in volta diverse, non di rado sempre più “gustose”, al fine di dare a chi vi si sottopone la possibilità di seguirle senza doversi per forza privare dei cibi più amati. Il lato negativo di questa situazione? Sovente questi rimedi per dimagrire altro non sono che vere e proprie bufale.

E’ questa la conclusione tratta da molti nutrizionisti prendendo in esame la dieta sull’intolleranza alimentare, una novità che sta spopolando negli ultimi anni, a tal punto che molte persone hanno iniziato a seguirne i dettami pur senza aver potuto apprezzare riscontri empirici effettivi. Ed è proprio da queste “truffe” che la SID, la Società Italiana di Diabetologia, ha messo in guardia chi intende adottare una dieta sana.

L’idea che l’obesità ed il grasso in eccesso siano da attribuirsi ad intolleranze alimentari, reali o presunte, è infatti considerata letteralmente “preoccupante” dagli esperti del SID, i quali hanno sottolineato che queste convinzioni – definibili alla stregua di superstiziose credenze popolari – derivino “da siti internet dedicati alle cosiddette medicine non convenzionali, ma non esistono rigorose evidenze scientifiche che supportino l’utilizzo di questi test per diagnosticare reazioni avverse agli alimenti, o per predire eventuali future reazioni“.

La posizione della Società Italiana di Diabetologia è stata condivisa anche dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, dall’Associazione Medici Diabetologi e da numerose altre istituzioni operanti nel campo della salute e della nutrizione, le quali hanno sostenuto che: “Non esiste alcun legame tra eventuali allergie alimentari e sovrappeso“, come ribadito dalla dottoressa e portavoce del SID Rosalba Giacco.

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