Demenza senile: ridurre i rischi si può. Lo dice la scienza.

La maggior parte della gente ritiene che sia impossibile prevenire la demenza senile, lo dimostra un'indagine condotta da Yougov per l'Alzheimer Society UK. La scienza, invece, ci dice il contrario.

Demenza senile: ridurre i rischi si può. Lo dice la scienza.

Molti ritengono che sia impossibile prevenire la demenza senile, lo dimostra un’indagine condotta da Yougov per l’Alzheimer Society UK. La scienza, invece, ci dice il contrario.

Alcuni problemi di memoria sono connessi a cause quali gli effetti collaterali dei farmaci, la carenza di vitamina B12, l’alcolismo, i tumori, le infezioni del cervello o la presenza di trombi del nostro organo pensante. A volte, invece, i problemi di memoria possono essere transitori e causati da problematiche di tipo psicologico, come stress, ansia o depressione legati a periodi difficili della nostra vita (come la perdita di una persona cara, il pensionamento o il licenziamento) che provocano in noi sentimenti di tristezza e preoccupazione. In quest’ultimo caso ci viene incontro il sostegno psicologico. 

Ma come fare invece a prevenire la demenza senile?

Molti studi scientifici hanno condotto ricerche a riguardo e proprio da tali studi l’Alzheimer Sociaty UK ha sintatizzato le cosiddette “cinque regole d’oro” per la prevenzione della demenza senile. 

Prima regola: fare esercizio fisico. E’ stato infatti dimostrato che l’esercizio fisico mantenga attivo il nostro cervello. 

Seconda regola: nutrizione sana e dieta mediterranea. Fare attenzione a ciò che mangiamo e scegliere determinati alimenti piuttosto che altri può farci ridurre il rischio di soffrire di demenza. In particolare, gli scienziati consigliano una dieta povera di grassi saturi e zuccheri (i grassi invece tendono ad ostruire le arterie aumentando il rischio di possibili ischemia), aumentare il consumo di pesce (in particolare quello ricco di omega3, come salmone e tonno), ma anche le nocciole, i frutti scuri (ad esempio i mirtilli), e poi grano, legumi e olio d’oliva. 

Terza regola: gestire bene altre condizioni di salute. La comorbilità con altre patologie, quali ad esempio il diabete di tipo 2 e l’ipertensione possono aumentare il rischio di demenza. E’ necessario, dunque, riuscire a tenere sotto controllo queste due patologie. 

Quarta regola: non fumare. Il fumo è sempre deletereo, e tra le tante conseguenze negative c’è il deterioramento dei vasi sanguigni che conducono il sangue al cervello, riducendono l’apporto. 

Quinta regola: “Usalo o lo perdi”. La scienza ci insegna che bisogna mantenere il proprio cervello attivo fornendo sempre nuovi stimoli (come può essere un nuovo hobby) alimentando così costantemente le funzioni cognitive.

Oltre alle 5 regole d’oro, però, i consigli degli scienziati sono molti: ad esempio evitare la solitudine e socializzare (fisicamente e non solo virtualmente), sperimentare la meditazione e l’ipnosi e, ovviamente, ridurre gli alcolici. 

Insomma, oggi è possibile limitare il rischio di demenza e per farlo è necessario condurre uno stile di vita sano ed equilibrato. 

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