Decreto vaccini: sono ottocentomila gli alunni non in regola

Dopo l’approvazione del decreto, che reintroduce l’obbligo di alcune vaccinazioni per la frequenza degli istituti scolastici, è corsa contro il tempo per mettersi in regola

Decreto vaccini: sono ottocentomila gli alunni non in regola

Sono ben ottocentomila i ragazzi, che dovranno mettersi in regola con quanto previsto dal Decreto che ha reintrodotto l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione e la frequenza degli istituti scolastici.
Le nuove disposizioni andranno in vigore con l’inizio del nuovo anno scolastico e pertanto ci saranno solo tre mesi, a partire dal 1° giugno 2017, quando partirà una campagna straordinaria di sensibilizzazione per la popolazione da parte del Ministero della salute, per eseguire tutte le vaccinazioni obbligatorie.

I ragazzi dovranno completare il ciclo di vaccini obbligatori che adesso sono diventati 12: anti-poliomelitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti Haemophilusinfluenzae tipo B, anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella.

Le vaccinazioni saranno necessarie per poter effettuare l’iscrizione a scuola nella fascia d’età da 0 a 6 anni (nido e asilo), mentre per l’iscrizione alle scuole elementari, medie e per i primi due anni delle superiori, le mancate vaccinazioni non impediranno la frequenza, ma saranno sanzionate con una somma variabile da 500 a 7500 Euro.

La stima del numero dei bambini e ragazzi, che dovranno mettersi in regola, si ottiene confrontando il dato relativo alle nascite per ciascun anno interessato e il numero di vaccini dell’anti-morbillo, che ha i tassi di copertura più bassi tra i vaccini divenuti obbligatori.

La situazione che desta più preoccupazione e quella relativa a circa 290 mila ragazzi che frequentano la scuola elementare. Secondo la nuova norma, i dirigenti delle scuole dovranno segnalare i nominativi alla ASL che provvederà ad invitare i genitori a regolarizzare la posizione dei propri figli. In caso di rifiuto scatteranno le sanzioni e nei casi più gravi la segnalazione al Tribunale.

Preoccupazione nelle ASL che nei prossimi mesi dovranno organizzarsi per dar fronte alle tante richieste che arriveranno dai genitori, preoccupati di non essere pronti alla riapertura delle scuole dopo le vacanze estive.

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