Curare il diabete con una nuova tecnica basata sul calore

Un’innovativa tecnica, chiamata rimodellamento della mucosa duodenale (Dmr), che prevede di curare il diabete utilizzando il calore, è attualmente in fase di sperimentazione.

Curare il diabete con una nuova tecnica basata sul calore

Presto si potrà curare il diabete con il calore, mediante una tecnica rivoluzionaria di chirurgia mininvasiva endoscopica. Questa tecnica, chiamata rimodellamento della mucosa duodenale (Dmr), permette al calore di agire sulla mucosa intestinale, ripristinando la normale composizione degli ormoni prodotti nell’intestino e migliorando, di conseguenza, il livelli di glicemia e diabete.

Il rimodellamento della mucosa duodenale viene attuato introducendo attraverso la bocca un catetere a palloncino che arriva fino al duodeno e fornisce energia termica sulla superficie della mucosa. La regolazione del calore applicato alla mucosa intestinale avviene a distanza, tramite una consolle chiamata Revita e realizzata dalla Fractyl Laboratories Inc.
L’intervento dura appena un’ora e i pazienti vengono dimessi il giorno successivo.

La sperimentazione, che coinvolgerà un centinaio di pazienti tra i 28 e i 74 anni affetti da diabete di tipo 2, è già partita e vede la partecipazione della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma, dell’Humanitas Research Hospital di Rozzano e di altri 15 centri ospedalieri europei in Belgio, Inghilterra e Germania.

Dalle prima cure il trattamento si è rivelato ben tollerato, sicuro per la salute e dall’efficacia duratura nel tempo.

Il prof. Guido Costamagna, direttore dell’Endoscopia Digestiva Chirurgica e direttore dell’Istituto di Clinica e Terapia Chirurgica all’Università Cattolica di Roma, ha dichiarato: “La fase sperimentale si concluderà nell’arco di circa 2 anni; se i risultati si confermeranno positivi questo innovativo trattamento potrà essere esteso a tutti quei pazienti affetti da diabete che non riescono a tenere sotto controllo la terapia con i farmaci e che costituiscono circa la metà del totale”.

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