Come prevenire l’invecchiamento del cervello

Tutte le parti del corpo umano invecchiano, anche le cellule cerebrali si deteriorano; spesso sentiamo dire che ci sono attività che lo tengono attivo e sveglio. In questo articolo vedremo come è possibile prevenire l'invecchiamento del cervello divertendosi.

Come prevenire l’invecchiamento del cervello

E’ nella natura stessa l’invecchiamento di ogni organismo vivente e di tutte le cellule che lo compongono. Sappiamo che dobbiamo assumere alimenti con antiossidanti per aiutare il nostro organismo a prevenire e rallentare il declino e, nel caso dell’invecchiamento del cervello possiamo compiere delle attività divertenti che ci vengono in soccorso. Queste attività non servono solo a rallentare l’inevitabile processo del declino cerebrale ma ci aiutano anche nella vita di tutti i giorni a rafforzare la memoria e le capacità cognitive in generale, a migliorare la nostra capacità linguistica e a mantenere giovane il cervello. Sono tutte attività e gesti che è meglio cominciare a compiere sin da giovani.

E’ risaputo che leggere libri e giornali, fare rompicapo, cruciverba, indovinelli e giochi che richiedono concentrazione e stimolano l’intelletto ci aiuta a mantenere giovane e attivo il cervello, capace di risolvere problemi e ragionare facilmente. Altre attività mentali che fanno bene sono il tenersi aggiornati sui propri hobby, sulla tecnologia e, anche se si è in pensione, sul lavoro che si svolgeva.

Certamente fare attività fisica, soprattutto all’aria aperta, ha benefici anche sul cervello, ma si possono scegliere hobby che non implicano sudore e fatica, da fare in compagnia. Quindi sono bene accette, per prevenire l’invecchiamento cerebrale, anche attività leggere come passeggiate di almeno mezz’ora, possibilmente lontano dall’inquinamento delle città, e dedicarsi al giardinaggio. Anche pochi movimenti giornalieri anche da seduti possono funzionare per chi è proprio obbligato a restare al chiuso.

Compiere queste attività, sia mentali che fisiche, anche insieme agli altri è fondamentale in quanto il nostro organismo si stressa nella solitudine. E’ stato dimostrato che isolarsi socialmente porta all’aumento di rischio di morte e malattie croniche. Quindi è sempre un bene mantenere i contatti con le persone e nell’era della tecnologia è anche facile farlo con le persone che sono lontane tramite mail, social, chat, telefonate e videochiamate.

Mettendo in contatto la vita sociale e l’attività fisica, una delle attività migliori che si possono fare è il ballo. Una ricerca ha evidenziato che il ballo agisce sulle aree che più sono colpite da alcune malattie che coinvolgono il cervello, come il morbo di Alzheimer. Quest’ultima agisce soprattutto sull’ippocampo che il ballo fortifica e mantiene in forma in quanto è la sede della memoria, dell’equilibrio e dell’apprendimento, tutte cose fondamentali per ballare. Inoltre, il ballo, rispetto ad altre attività fisiche e sport, non è per nulla ripetitivo quindi molto stimolante e divertente.

Ci sono molti studi che mettono in relazione il cervello con le ore di sonno ma è risaputo che dormire per 8 ore a notte protegge le cellule cerebrali.
E’ stato dimostrato che, dopo i 65 anni, il riposino pomeridiano abbassa il rischio di demenza per i successivi 10 anni mentre dormire troppo di giorno e meno di 6 ore la notte ha effetti negativi sulle capacità cognitive. Per la stessa fascia di età si hanno anche problemi di memoria se il sonno è lungo ma di scarsa qualità, ma attenzione anche per le fasce più giovani in quanto una cattivà qualità del sonno può portare più facilmente al declino cerebrale invecchiando.

Recentemente, una ricerca inglese ha evidenziato che chi ha un’attività sessuale di frequenza almeno settimanale ottiene risultati migliori del 2% nella risoluzione di problemi che coinvolgono fluenza verbare e capacità visiva rispetto a chi si dedica a questa attività una volta al mese e superiori del 4% rispetto a chi ha definitivamente smesso.
I ricercatori non hanno trovato motivi precisi a questi risultati ma probabilmente dipendono da fattori biologici e sociali. Biologici poichè gli ormoni di ossitocina e dopamina rilasciati durante il rapporto potrebbero avere benefici sul cervello; sociali in quanto contatto fisico, intimità ed empatia potrebbero avere un effetto positivo e stimolante sulle cellule cerebrali.

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