"Clicca il neo", l’app contro il melanoma

Il Centro Studi Gised di Bergamo ha di recente realizzato un'app per smartphone, chiamata "Clicca il neo", in grado di identificare nei sospetti e quindi di bloccare tempestivamente l'eventuale melanoma.

"Clicca il neo", l’app contro il melanoma

Il melanoma si può combattere se lo si scopre tempestivamente e, proprio con l’intento di bloccare questa terribile malattia cutanea, il Centro Studi Gised di Bergamo ha da poco realizzato un’app per smartphone per identificare i nei sospetti.
Il suo nome è “Clicca il neo“.

Il meccanismo è semplice: la persona che si accorge di avere un neo “strano”, vale a dire un neo mai visto prima o un neo che col tempo ha cambiato forma, dimensione o colore, dovrà fare una foto del neo e inviarla ai medici del sito tramite l’app, rispondendo anche ad alcune semplici domande utili per la valutazione della lesione.

Gli esperti risponderanno il prima possibile, facendo una prima valutazione (che non ha comunque valore diagnostico) e suggerendo eventualmente la possibilità di ricorrere ad una tradizionale visita specialistica.

Ovviamente, per una corretta valutazione, le foto dovranno avere una risoluzione che superi 1 Mpx e dovranno essere scattate ad una distanza compresa tra i 7 e i 15 centimetri, preferibilmente in modalità macro e senza flash.

L’app è stata testata nell’ambito di uno studio sperimentale, condotto dal 10 ottobre 2016 al 3 febbraio 2017, che ha visto la partecipazione dei dipendenti dell’Ats. Su 424 pazienti, 211 hanno utilizzato l’app e 213 si sono sottoposti a visite tradizionali; l’attendibilità della diagnosi (cioè il livello di accuratezza) è stata la medesima, ma la tempistica diversa (coloro che hanno utilizzato l’app hanno risparmiato tempo e, conseguentemente, denaro).

Mara Azzi, Direttore Generale Ats Bergamo, ha dichiarato: “Tra le malattie cutanee, il melanoma è una delle cause principali di mortalità, ma educazione e screening sono un mezzo importante di prevenzione e diagnosi precoce. Per questo credo molto in ‘Clicca il Neo’, che con la sperimentazione ha dimostrato come le nuove tecnologie permettanno una diagnosi precoce e una rapida valutazione da parte dello specialista, riducendo le liste d’attesa e indirizzando i pazienti più a rischio alla visita specialistica”.

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