Cannabis ad uso farmaceutico, Firenze regina della produzione

Cannabis per uso terapeutico, Firenze ha pronti 20 chili: non sarà utilizzata per la sintesi dei farmaci ma destinata alla consumazione "al naturale" tramite decotto o vaporizzatore.

Cannabis ad uso farmaceutico, Firenze regina della produzione

La cannabis ad uso terapeutico sta venendo sempre più sdoganata agli occhi dell’immaginario collettivo, e presto venti chili di marijuana saranno introdotti nelle farmacie di Firenze a partire dal prossimo gennaio. La sostanza è già stata prodotta presso lo stabilimento chimico farmaceutico militare del capoluogo toscano, e si attende ora solo l’espletamento delle ultime formalità burocratiche per dare il via alla distribuzione.

Si tratta di una rivoluzione che coinvolgerà gran parte della penisola italiana, dal momento che molte Regioni hanno deciso di dare il proprio assenso all’introduzione della marijuana come farmaco dopo i recenti studi in materia. Numerose ricerche hanno infatti ribadito quanto le proprietà benefiche della cannabis possano essere utili in svariati frangenti, riabilitandola anche agli occhi dei suoi detrattori.

La sostanza può essere ad esempio utilizzata per stimolare l’appetito in pazienti affetti da anoressia, nonché fungere da analgesico per coloro che devono affrontare cicli di cura particolarmente probanti come radioterapia e chemioterapia. La particiolarità di questa partita è che non verrà utilizzata per la sintesi di alcun medicinale.

I venti chili prodotti dal laboratorio chimico militare verranno infatti dedicati al consumo “al naturale” della marijuana, sebbene la posologia ometta ufficialmente il metodo consistente nel consumo mediante sigarette. Il foglio illustrativo consiglia infatti di assumere la cannabis tramite un decotto, o in alternativa utilizzando un apposito vaporizzatore per evitare di inalare residui di combustione.

La marijuana sarà dunque disponibile nelle farmacie a partire dal prossimo gennaio, con i venti chili di fiori di cannabis pronti ad “invadere il mercato” in arrivo dalla sola Firenze, a fronte di un fabbisogno annuale nazionale attualmente stimato in circa 100 chili (ma destinato con ogni probabilità a lievitare esponenzialmente in futuro).

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