Battito cardiaco: tenersi per mano lo sincronizza

Tenersi per mano è in grado di sincronizzare il battito del cuore. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università del Colorado, che hanno fatto uno studio sull'argomento e sono giunti alla conclusione che abbia anche un effetto analgesico.

Battito cardiaco: tenersi per mano lo sincronizza

Il battito cardiaco si sincronizza se ci si tiene per mano. Non è soltanto una convinzione comune legata ai miti sull’innamoramento, bensì un fatto scientificamente dimostrato, come hanno riferito i ricercatori dell’Università del Colorado, che hanno pubblicato sull’argomento dati interessanti sulla rivista Scientific Reports. Tenersi per mano avrebbe un effetto benefico su tutto l’organismo: i cuori cominciano a battersi all’unisono e il risultato consiste in un vero e proprio effetto analgesico.

I ricercatori hanno avuto l’idea di esplorare un campo così complesso, quando uno di loro ha notato che durante il parto della moglie, tenendola per mano, sembrava ridursi il dolore. Per questo hanno deciso di ripetere l’esperimento, coinvolgendo 22 coppie. I partners dovevano stringersi la mano e, in un altro momento, sedersi separatamente in due stanze diverse.
Altre volte hanno dovuto sedersi accanto, senza però sfiorarsi; poi, ad ogni donna, veniva praticato un lieve dolore sul braccio. Si è visto che la sensazione dolorosa diventava molto più insignificante, se i due si tenevano per mano.

Attraverso questa azione, infatti, i loro ritmi fisiologici si sincronizzavano e il dolore si riduceva in proporzione in base al grado di empatia provato. A tutto questo sarebbe connessa una spiegazione, che è da ricercare in un’area specifica del cervello umano.

La sincronizzazione dei ritmi fisiologici potrebbe influire sulla corteccia anteriore cingolata, che è la parte cerebrale implicata nella regolazione del dolore, dell’empatia e delle funzionalità respiratorie e del cuore.

Un’idea, quindi, nota da tempo potrebbe avere una conferma scientifica, anche se ancora per una dimostrazione certa occorrerebbero ulteriori studi. I ricercatori hanno in mente di studiare l’attività delle onde cerebrali, per saperne di più su questi processi.
L’obiettivo sarebbe anche quello di arrivare a comprendere di più sui rapporti fra il corpo e la psiche, una relazione molto complessa che potrebbe rivelare diverse sorprese.

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