Baciare i gatti, pessima abitudine: per la scienza potrebbe avere conseguenze fatali

Coccolarsi i propri gatti con baci e carezze può essere estremamente pericoloso. Secondo un recente studio, questi gesti possono avere conseguenze potenzialmente letali. Il colpevole sarebbe un batterio presente nelle pulci dei gatti

Baciare i gatti, pessima abitudine: per la scienza potrebbe avere conseguenze fatali

Per chi possiede ed ama i gatti, coccolarli con carezze e baci rappresenterebbe un comportamento al quale sarebbe veramente difficile rinunciare. Quello che a tutti sembreranno delle normali dimostrazioni d’affetto, possono però nascondere delle insidie che non bisogna assolutamente sottovalutare.

Sulla base dei risultati emersi da un recente studio pubblicato sulla rivista “Emerging Infectious Diseases” e promosso dal Center for Disease Control and Prevention (CDC) – organismo statunitense attivo in ambito medico-sanitario con una particolare attenzione al settore della prevenzione e controllo delle malattie – abbracciare, coccolare e baciare i propri amici felini potrebbe determinare delle complicazioni non di poco conto.

Per i ricercatori che hanno curato il summenzionato studio, quella che è comunemente conosciuta come “la malattia del graffio” si manifesterebbe non solo a mezzo di graffi o di morsi ricevuti dal felino, ma anche nel momento in cui la pelliccia del gatto si trovi a stretto contatto con naso, occhi e bocca dell’uomo. Sarebbero però i cuccioli ad essere i più pericolosi, in particolare quelli che non hanno superato il sesto mese di vita.

La malattia del graffio è causata da un batterio presente nelle pulci dei gatti e che prende il nome di “Bartonella henselae”. Nel momento in cui il batterio raggiunge la pelle dell’uomo, nella zona contagiata si crea una pustola. Contemporaneamente il soggetto infettato lamenterà febbre alta, accompagnata ad altre infezioni come la batteriemia, l’endocardite, angiomatosi bacillare e la peliosi epatica. La diagnosi prevede un tempo di guarigione che può arrivare fino a 4 mesi.

Nei bambini e nei soggetti che hanno delle difese immunitarie basse, l’evoluzione della malattia può però assumere dei risvolti ben più preoccupanti. Sono possibili danni irreversibili sia al cuore che al cervello, e nei casi più gravi si può arrivare anche al decesso.

Considerando quindi la pericolosità della malattia, diventa fondamentale rispettare l’igiene, quindi lavarsi accuratamente le mani, evitando di far entrare in contatto il nostro gatto con altri poco puliti o randagi. L’antiparassitario andrebbe necessariamente utilizzato.

Quindi se proprio non possiamo fare a meno di baciare il nostro gatto, dobbiamo quantomeno evitarlo avendo ferite aperte sul volto o sulla bocca. In tutti gli altri casi onde evitare che la malattia del graffio possa attecchire, laviamoci le mani, curando altresì l’igiene del nostro gatto.

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