Una delle saune della Anddos si trova in un palazzo del Vaticano

Al civico 2 di via Carducci troviamo una delle saune incriminate dalle Iene facente parte dell'associazione Anddos: l'immobile è stato acquistato nel 2008 da Propaganda Fide – ente del Vaticano.

Una delle saune della Anddos si trova in un palazzo del Vaticano

La notizia era trapelata nel 2013, visti gli accadimenti che hanno coinvolto l’associazione “Anddos”, viene lecito chiedersi perchè non abbia avuto rilievo il fatto che una delle saune riprese nel servizio del programma mediaset de “Le Iene” si trovi in un palazzo acquistato da Propaganda Fide – ente del Vaticano.

Al civico 2 di via Carducci, nel cuore della città umbertina, prossimo al ministero dell’Economia, un palazzo nobiliare, estremamente elegante è sede contemporaneamente della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide) e della più grande sauna gay d’Italia, circostanza direi insolita.

Il palazzo è stato acquistato con una particolare operazione immobiliare costata al Vaticano 23 milioni di euro, estremamente voluta dal cardinale e Segretario di Stato Tarcisio Bertone, conclusa da una società di Busto Arsizio, ma con nessun vantaggio fiscale per le casse dello Stato che, a questo plesso immobiliare acquisito dalla Congregazione, ha riconosciuto l’extraterritorialità, l’intangibilità e la totale esenzione fiscale che i Patti Lateranensi designano ai luoghi di culto.

Un provvedimento del Capo Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha avviato la procedura di annullamento, solo per l’associazione “Anddos”, del finanziamento di 55 mila euro relativo al bando oggetto di polemiche. Le circostanze che hanno portato a tale decisione sono documentate nel servizio in cui “Le Iene” avevano denunciato come l’UNAR – Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio – abbia finanziato un’associazione di persone omosessuali, la “Anddos”, a cui sarebbero riconducibili circoli nei quali si pratica la prostituzione maschile. Circostanze che hanno portato anche alle dimissioni del direttore dell’Unar, Francesco Spano.

Il progetto che “Anddos” ha presentato nell’ambito del bando APAD emesso dall’UNAR era incentrato su attività fondamentali nella lotta alle discriminazioni come il potenziamento dei Centri di Ascolto e Antiviolenza Anddos avvalendosi della collaborazione dell’Università Sapienza di Roma e dell’associazione Wequal. Ad essere finanziato non era il singolo circolo – sul quale la Finanza farà i dovuti accertamenti – ma un progetto presentato da un’associazione che concerne 70 circoli distribuiti sul territorio nazionale.

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